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martedì, 18 Febbraio, 2025
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Fino al prossimo 12 novembre l’iniziativa culturale di grande spessore “Ioleggoperchè”

Nella settimana dal 4 al 12 novembre 2023 tutti gli italiani potranno acquistare, in una libreria gemellata con una scuola, un libro da donare per incrementarne la biblioteca. Il libro sarà contrassegnato per sempre dal nome del donatore. La grande iniziativa sociale dell’Associazione Italiana Editori (AIE), promossa dal Ministero dell’istruzione e del merito, sostenuta dal Ministero della Cultura- Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore, dal Centro per il Libro e la Lettura e dal Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, punta a rafforzare nella quotidianità dei ragazzi l’abitudine alla lettura attraverso la donazione di nuovi libri alle biblioteche scolastiche. Questo progetto straordinario che rappresenta la più grande iniziativa nazionale di promozione della lettura – sottolinea Sebastiano Guzzi, Vice Presidente Nazionale Unilavoro Pmi – prevede una serie di attività ed eventi sul territorio che coinvolgono scuole, librerie, biblioteche. AIE, attraverso gli editori associati, contribuirà a donare libri alle scuole partecipanti che ne faranno richiesta, fino ad un tetto massimo di 100 mila copie.

Finora – evidenzia Guzzi- sono stati donati alle scuole oltre un milione di libri, che oggi arricchiscono il patrimonio librario delle biblioteche scolastiche di tutta Italia. “Ioleggoperché” ha rinnovato radicalmente il patrimonio librario delle biblioteche scolastiche italiane con quasi 2,5 milioni di libri nuovi in sette anni in tutta Italia. Un numero importante che segna un traguardo significativo e di grande crescita culturale. A confermarlo è la Dott.ssa Maria Clausi, Giudice Onorario alla Sezione Penale del Tribunale di Catanzaro e autrice di quattro importantissimi romanzi: “I perdenti”, “L’escluso”, “Dietro lo schermo”, (che è stato portato al Salone del Libro di Torino), e “Amelia”, (che le ha fatto guadagnare il secondo posto in classifica al Premio Letterario Nanà, Nuovi Scrittori per l’Europa nel 2016).

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

“La lettura, sottolinea con fierezza la scrittrice, è il pane della mente e dell’anima. Ho iniziato a leggere Dostoevskij a 15 anni e da allora la mia vita è cambiata. Quelle pagine hanno plasmato la mia mente e il mio cuore, e hanno posto le basi per una riflessione profonda sul senso della vita, sulle vicende umane, sui sentimenti degli uomini, su ciò che noi esseri umani siamo, o possiamo essere. Tutto questo, continua Clausi, mi ha accompagnato nel corso della giovinezza e poi dell’età matura e ha dato alla mia esistenza un corso diverso: diverso da quello che essa avrebbe avuto senza quelle letture. Leggere non è una semplice operazione didattica o un esercizio mentale. Sarebbe troppo riduttivo. Leggere significa immergersi in una dimensione differente, significa elevare la propria mente, arricchire la propria anima ed il proprio cuore di pensieri, idee e sentimenti che danno all’esistenza un significato e una direzione che nessun altro, e null’altro potrebbero darle. Cartesio, noto filosofo francese, diceva: “penso, dunque sono”. Io aggiungo, conclude Clausi, con orgoglio e compiacimento, “leggo, dunque sono”.

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