Catanzaro – “#Noi seminiamo i cinghiali raccolgono, basta cinghiali” è lo slogan di Coldiretti Calabria che ha portato a Catanzaro, nel piazzale antistante la Cittadella regionale, per un flash-mob di ulteriore sensibilizzazione agricoltori, allevatori cittadini, sindaci, amministratori e rappresentanti istituzionali. E in molti sono giunti da tutta la regione ad ulteriore riprova di quanto l’emergenza cinghiali sia oggi sentito e allarmante per tutti.
In tanti, nelle loro testimonianze, parlano di situazione intollerabile. La mobilitazione è stata organizzata, sottolinea Coldiretti, per sollecitare l’amministrazione regionale a intervenire in modo deciso e risoluto nella gestione e risoluzione della problematica. Una presenza non più tollerabile quella degli ungulati che ormai assediano senza alcun contrasto spazi rurali e urbani, spingendosi sempre più vicini ad abitazioni e scuole fino ai parchi dove giocano i bambini.
“Oltre a danneggiare pesantemente l’agricoltura – è detto in una nota di Coldiretti – la proliferazione senza freni dei cinghiali è diventata una minaccia anche per la sicurezza dei cittadini. A cominciare da quella stradale: secondo le nostre stime il numero di incidenti gravi con morti o feriti per colpa di animali è aumentato del 81%. L’eccessiva presenza di animali selvatici rappresenta un rischio per l’agroalimentare, visto che proprio nei piccoli comuni sotto i 5mila abitanti si concentrano le nostre produzioni tipiche. Inoltre ci sono rischi per l’equilibrio ambientale. E’ impossibile portare avanti le colture nelle aree rurali, dove ormai neanche le recinzioni elettrificate bastano più a contenere le incursioni dei branchi sempre più numerosi e affamati”.
“Il fine dell’iniziativa – è detto ancora nella nota – è quello di sollecitare la politica ad adottare misure efficaci finalizzate al contenimento della diffusione della fauna selvatica, per ridurre il carico sui territori e permettere il ritorno alla normalità agli agricoltori e ai cittadini”.
Previsto un incontro il con il presidente ff Nino Spirlì e con l’assessore all’agricoltura Gianluca Gallo.
(Ansa)