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venerdì, 18 Ottobre, 2024
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G7 commercio, Occhiuto: grandi del mondo colpiti da Gioia Tauro, Calabria pronta a nuove sfide

“La Calabria, attraverso la sua infrastruttura principale che è il porto di Gioia Tauro, gode di una posizione estremamente strategica rispetto ai principali corridoi delle rotte intercontinentali che attraversano il Mediterraneo lungo l’asse Suez-Gibilterra. Gioia Tauro è collegato logisticamente con oltre 60 porti nel Mediterraneo e 120 nel mondo. È evidente che nei prossimi anni quest’area così vitale in termini di scambi sarà determinante nella crescita delle economie di tutto il bacino”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e vice segretario nazionale di Forza Italia, in un’intervista a “Il Mattino”. “Noi vogliamo essere pronti a cogliere queste nuove sfide, e vogliamo farci apprezzare e conoscere sempre di più nello scacchiere internazionale. Per questo il G7 del Commercio in Calabria rappresenta una grande vetrina e un’occasione straordinaria per rafforzare relazioni importanti con i Paesi più sviluppati del mondo. Nella visita al porto di Gioia Tauro, ad esempio, i ministri del G7 e gli altri ospiti internazionali sono rimasti estremamente colpiti dalla maestosità di questa infrastruttura e dalle sue enormi potenzialità. Da parte nostra stiamo accelerando sull’intermodalità ferroviaria portuale, sulla infrastrutturazione stradale e nel potenziamento del sistema aeroportuale. Crediamo di avere le carte in regola per diventare una regione centrale nell’ambito delle dinamiche di crescita di tutta l’area del Mediterraneo”, sottolinea il governatore Occhiuto.

G7: Occhiuto, macroregione mediterranea per un’Europa più forte
“Da soli non si va da nessuna parte. Sono convinto che fare sistema sia sempre la strada giusta. La mia visione è quella di una contaminazione e una collaborazione sempre crescente tra le regioni del Sud e del Mediterraneo. Sia per le politiche di sviluppo che sui temi più complessi da affrontare come i cambiamenti climatici, bisogna sforzarsi di trovare risposte unitarie. Innanzitutto si tratta di rinnovare e aumentare, attraverso intese che coinvolgono un amplissimo numero di Paesi, un nuovo sistema di politiche e di scambi in modo da adattarli alle nuove realtà nell’area del Mediterrano”.

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“Il fatto che la Calabria presieda la Commissione intermediterranea – che raggruppa 38 regioni di 8 Paesi, tra cui Albania, Cipro, Francia, Grecia, Italia, Malta, Marocco e Spagna – dimostra un rinnovato prestigio del Mezzogiorno e un rilancio complessivo delle economie di queste regioni. Uno dei miei obiettivi primari per il mio nuovo mandato da presidente è quello di continuare a fare pressione per la creazione di una macroregione mediterranea. Lo scopo è proprio quello di favorire lo sviluppo del dialogo euromediterraneo e la cooperazione territoriale sui temi dei trasporti, della politica marittima integrata, della coesione economica e sociale, dell’acqua e dell’energia.
Credo inoltre che una macroregione integrata possa sostenere politiche unitarie e difendere l’intero bacino del Mediterraneo dagli effetti dei cambiamenti climatici e favorire la transizione verde incrementando gli scambi di beni e servizi ambientali.
Ci sono problemi comuni che meriterebbero di essere affrontati con una specifica strategia a vantaggio non solo delle regioni del Mediterraneo ma anche dell’Europa nel suo complesso.
Avere una macroregione migliorerà la cooperazione, l’efficienza e il nostro peso specifico, per portare avanti obiettivi condivisi di sviluppo sostenibile e stabilità regionale”, conclude il governatore Occhiuto.

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