In migliaia hanno partecipato al flash mob, organizzato a Milano, per manifestare e per ricordare tutte le vittime della strada. Ciascuno con la propria bicicletta. Il raduno è avvenuto a Piazzale Loreto, luogo in cui lo scorso mercoledì è stata travolta ed uccisa da un furgone, condotto da un ragazzo di 24 anni, Veronica, giovane ciclista.
Il presidio statico, che è durato quasi un’ora, ha visto la partecipazione attiva e coinvolgente di tantissimi ciclisti, intere famiglie e tantissimi bambini che si sono sdraiati a terra in segno di protesta, per denunciare la pericolosità delle strade, e per chiedere, a gran voce, interventi immediati e risolutivi. Un momento di grande solidarietà, ma anche di denuncia. A sottolinearlo, è Sebastiano Guzzi, Vice Presidente Nazionale Unilavoro Pmi, il quale evidenzia l’importanza di questa iniziativa.
Le misure di sicurezza – evidenzia Guzzi – hanno come obiettivo prioritario quello di ridurre il numero e le conseguenze degli incidenti stradali. Secondo il Vademecum sulla sicurezza stradale della Consulta Provinciale per la Sicurezza Stradale di Roma, le principali cause di incidenti stradali sono da ricondursi alla velocità dei veicoli, a problemi infrastrutturali, alla distrazione degli utenti della strada. La grande maggioranza di queste morti – continua Guzzi- è causata da incidenti con altri veicoli. Indipendentemente dall’inevitabile dibattito che si infiamma ogni volta che avviene un incidente fatale fra un’auto e un ciclista, non si può negare l’evidenza: la vittima è sempre il ciclista. I fattori di rischio sono innumerevoli. Bisogna riflettere su questi, ed avviare nuove progettazioni, che prevedano, attraverso analisi dettagliate e specifiche regolamentazioni, nuove linee guida a tutela di tutti i cittadini.