Gian Piero Gasperini è uno degli allenatori attenzionati da De Laurentiis per rilanciare le sorti del suo Napoli, ma il tecnico è impegnato con l’Atalanta per la finale di Europa League. Sulle pagine della Gazzetta dello Sport, Gasperini, ritenuto il migliore tecnico italiano del momento, ha raccontato i suoi inizi nell’estremo Sud, in Calabria: “Mi ritrovai dall’altra parte dell’Italia, a Crotone, in Serie C, da solo, senza staff. Il preparatore atletico lo trovai in una scuola, insegnava ginnastica al mattino e al pomeriggio ci aiutava”.
Poi ha aggiunto: “Non ha mai smesso di farlo: Mimmo Borelli è ancora con me. Mi fece conoscere la sua preside e il marito Peppino, professore di latino e greco in pensione. Dava ripetizione a mio figlio Andrea che faceva il classico. Andammo ad abitare da loro. Io dormivo poco, Peppino pure. Si alzava alle 6 e mezza, mi preparava il caffè, mi portava il giornale Il Crotonese e facevamo colazione insieme su una splendida terrazza davanti al mare. Non aveva mai seguito il calcio”.
“Cominciò allora, da pensionato. Allo stadio non mancava mai, veniva anche la preside. Al Crotone non avevo i comfort della Juve. Neppure il campo di allenamento. Per trovarne uno viaggiavamo ogni giorno in pullman per una trentina di km fino a Steccato di Cutro, lungo la litoranea 106, famosa per gli incidenti. Ma sono stati anni fantastici, di esperienze e soddisfazioni. Gente splendida, appassionata. Il Crotone ce l’ho nel cuore, come il Genoa”. (Fonte: AreaNapoli.it)