x

x

giovedƬ, 28 Novembre, 2024
HomeCronacaGDF: diplomi e titoli falsi per scalare le graduatorie del personale scolastico...

GDF: diplomi e titoli falsi per scalare le graduatorie del personale scolastico A.T.A. – 101 denunciati

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso hanno portato a termine lā€™operazione ā€œ101 e lodeā€, nellā€™ambito della quale ĆØ stato accertato che presso diverse scuole della Marca, dal 2018 al 2020, ĆØ stato assunto, con contratto a tempo determinato, personale scolastico A.T.A. (Amministrativo, Tecnico, Ausiliario) privo di validi titoli culturali e di servizio.

Le assunzioni sono state effettuate in base alla posizione ricoperta dai candidati nella graduatoria correlata al bando personale A.T.A., pubblicato con decreto del Ministro dellā€™Istruzione, per il triennio scolastico 2017/2020. La graduatoria, formata in base ai punteggi attribuiti ai titoli di studio e di servizio dichiarati dai candidati, puntava a essere espressione delle qualitĆ  intellettuali e delle competenze professionali degli aspiranti.
Ai primi posti della graduatoria, infatti, si sono sistematicamente posizionati candidati che hanno attestato di aver conseguito diplomi di qualifica professionale con votazione di 100 centesimi, oltre al possesso di specifiche esperienze professionali.

Slide
Slide
Tenuta delle Grazie 13_6_2024

Per gran parte di questi, tuttavia, ĆØ emerso nel corso delle indagini che il diploma era stato conseguito, con il massimo punteggio, presso un ristretto numero di istituti scolastici campani, mentre i titoli di servizio erano stati maturati lavorando in improbabili scuole paritarie. La presenza di tali anomalie ha indotto i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Treviso a svolgere, anche grazie alla collaborazione fornita dallā€™Ufficio Scolastico Provinciale, approfondimenti sulla ā€œcarrieraā€ scolastica e lavorativa di diversi soggetti, accertando, in numerosissimi casi, gravi irregolaritĆ .

In particolare, per 43 delle persone assunte, i diplomi sono stati rilasciati da quattro istituti scolastici, situati nelle province di Salerno, Benevento e Avellino, che non erano autorizzati dallā€™Ufficio Scolastico Regionale allo svolgimento degli esami di qualifica professionale. Questi istituti, giĆ  al centro di inchieste giudiziarie poichĆ© sospettati di essere veri e propri ā€œdiplomificiā€, hanno rilasciato diplomi pur essendo privi del requisito della paritĆ  scolastica.
Diversi poi sono i casi di diplomi del tutto falsi. Per alcuni di questi, rilasciati da un istituto paritario con sede a Napoli, una circostanza ha fatto aumentare i sospetti degli investigatori: la scuola, nel 2016, ha denunciato il furto degli atti di nomina dei docenti e delle commissioni dā€™esame, dei verbali dā€™esame e degli elaborati scritti di diversi candidati, tutti custoditi allā€™interno di uno scuolabus. E, singolare coincidenza, il furto ĆØ avvenuto nello
stesso giorno in cui lā€™Ufficio Scolastico Regionale della Campania ha inviato proprio personale per svolgere unā€™ispezione sulle attivitĆ  dellā€™istituto. Sette candidati, invece, hanno dichiarato di aver conseguito il diploma presso un istituto scolastico paritario di
Caserta nel quale, nel corso di un solo anno scolastico, si sarebbero diplomati circa 700 studenti, nonostante fossero state richieste al Ministero dellā€™Istruzione solo dieci pergamene e la struttura, sotto il profilo logistico, fosse in grado di curare la formazione di non piĆ¹ di alcune decine di studenti.

Altri 8 candidati hanno dichiarato di aver conseguito il diploma presso un istituto paritario della provincia di Salerno. Del loro nome, tuttavia, non risulta alcuna traccia nellā€™elenco dei diplomati per i quali lā€™istituto paritario ha richiesto al Ministero il rilascio della pergamena. E ancora: il numero progressivo identificativo di tre diplomi, rilasciati ad altrettanti candidati da un istituto paritario della stessa provincia di Salerno, ĆØ risultato essere giĆ  associato ai diplomi di altrettanti studenti, frequentatori di un istituto statale della stessa regione.

Sono 40, infine, i candidati che hanno dichiarato il possesso di titoli di servizio falsi, attestando di aver svolto attivitĆ  lavorativa presso altri istituti scolastici privati campani, pugliesi, calabresi e siciliani. Le indagini hanno invece consentito di accertare che questi non hanno mai percepito compensi per lā€™attivitĆ  di servizio che avrebbero prestato, mentre gli istituti scolastici privati, spesso conniventi, hanno omesso di comunicare lā€™avvio del rapporto di lavoro e, di conseguenza, di versare i relativi contributi previdenziali.
Per comprendere come, in alcuni casi, i candidati presentassero delle autocertificazioni grossolanamente false, basti pensare che i recapiti telefonici di un istituto scolastico, presso il quale tre candidati hanno dichiarato di aver svolto lavoro dipendente, corrispondevano a quelli di una gioielleria di Vibo Valentia. Proprio i diplomi conseguiti con il massimo dei voti e gli attestati di servizio hanno permesso a questi candidati di scavalcare illecitamente, nella graduatoria generale, coloro che avevano dichiarato titoli realmente conseguiti.

Lā€™indagine si ĆØ conclusa con la denuncia alla Procura della Repubblica di Treviso di 101 persone per falsitĆ  ideologica commessa dal privato in atto pubblico, reato punito con la reclusione fino a due anni, e con la segnalazione alla Corte dei Conti di Venezia di un danno erariale di circa 2 milioni di euro, pari alle retribuzioni percepite dai soggetti assunti, a scapito di altri candidati, grazie ai titoli falsi. La Corte dei Conti, ora, potrĆ  chiamarli a restituire le somme percepite, oltre a contestare il danno da disservizio e il danno di immagine arrecato alla Pubblica Amministrazione. I dirigenti degli uffici scolastici, in decine di casi, hanno giĆ  adottato, nei confronti di collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici privi di titoli, provvedimenti di risoluzione del contratto di lavoro.
Lā€™operazione della Guardia di Finanza di Treviso testimonia, ancora una volta, lā€™impegno volto a individuare e perseguire tutti i soggetti responsabili di condotte che arrecano un danno al buon andamento, allā€™efficienza, allā€™efficacia e allā€™integritĆ  del bilancio della Pubblica Amministrazione.

SEGUICI SUI SOCIAL

142,034FansLike
6,832FollowersFollow
380FollowersFollow

spot_img

ULTIME NOTIZIE