I Finanzieri del Comando Provinciale di Genova, nell’ambito di una complessa attività di polizia giudiziaria, condotta sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Genova, hanno eseguito sequestri di beni immobili e disponibilità finanziarie per oltre 760 mila euro nei confronti di 7 imprese,5 delle quali aventi sede legale nella provincia di Genova, utilizzatrici di fatture per operazioni inesistenti per un ammontare di oltre 2 milioni e 247 mila euro. Dalle indagini, eseguite dai militari della Compagnia di Chiavari, è emerso come 11 società aventi sede legale nelle province di Genova, Reggio Emilia, Mantova, Modena, Parma, Catanzaro e Crotone, per gli anni dal 2016 al 2021, abbiano sistematicamente emesso fatture per operazioni inesistenti, a favore delle predette 7 società, aventi ad oggetto fittizi lavori edili finalizzati a consentire una evasione delle imposte dirette e dell’IVA per oltre 888.000 euro.
In particolare, le predette società emettitrici delle false fatture sono risultate essere delle cc.dd. società “cartiere” del tutto prive di una struttura organizzativa ed aziendale. Tale circostanza è stata desunta da numerosi elementi tra i quali la mancata presentazione delle prescritte dichiarazioni fiscali ai fini dell’IVA e delle imposte dirette, l’assenza di lavoratori dipendenti e la significativa sproporzione tra l’ammontare delle fatture emesse e gli acquisti nel tempo effettuati, in alcuni casi addirittura assenti. Dall’analisi della documentazione bancaria riferibile alle imprese emettitrici è inoltre emerso che, in corrispondenza dei bonifici disposti dai vari clienti a titolo di pagamento delle false fatture, venivano effettuate, da parte di soggetti riconducibili alle società “cartiere”, numerose operazioni di prelievo di denaro in contante, indicative di un meccanismo di retrocessione della gran parte degli incassi relativi alle fatture per operazioni inesistenti.
Per tali ragioni, gli 11 titolari delle società emettitrici delle false fatture ed i 7 rappresentanti legali delle imprese utilizzatrici, sono stati denunciati per i reati di emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture o altri documenti per operazioni. L’operazione si inquadra nella più ampia azione svolta dalla Guardia di Finanza a contrasto dell’evasione fiscale, chi utilizza fatture false e mette in piedi sistemi articolati e complessi di frode fiscale è un criminale fiscale che arreca danni all’intera collettività, tanto più gravi nei momenti di emergenza e di crisi economica.