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sabato, 29 Marzo, 2025
HomeAttualitàGelate di marzo, l'allarme di Coldiretti: danni ingenti all'agricoltura calabrese

Gelate di marzo, l’allarme di Coldiretti: danni ingenti all’agricoltura calabrese

Nella notte tra il 18 e il 19 marzo, temperature notturne insolitamente basse hanno causato gravi danni alle colture frutticole in diverse aree della Calabria. I danni più rilevanti, descrive Coldiretti dopo i sopralluoghi, si sono registrati nella media Valle del Crati, dove gli impianti di kiwi hanno subito pesanti perdite a causa dell’insufficiente funzionamento degli impianti antibrina. Tali sistemi, fondamentali per proteggere le colture dalle gelate, non hanno potuto operare correttamente poiché le vasche gestite dal Consorzio di Bonifica non erano adeguatamente alimentate a causa di insufficienti rilasci d’acqua da parte dell’Enel, nonostante le richieste avanzate dal Consorzio stesso. L’impossibilità di garantire la piena efficienza degli impianti antibrina ha comportato perdite molto significative sui kiwi in provincia di Cosenza. Danni rilevanti si registrano anche nella Valle dell’Esaro, nei territori di San Lorenzo del Vallo e Spezzano Albanese, dove le coltivazioni di drupacee e cachi precocissimi hanno subito danni fino al 50%, mentre nelle zone fino a Cassano i danni sulle drupacee precocissime raggiungono il 30%, problemi anche se di minore entità si sono registrati nell’area di Cirò Marina.

I cambiamenti climatici, ormai una realtà con cui le aziende agricole devono confrontarsi, impongono interventi tempestivi e strategie di prevenzione efficaci. Se per il kiwi gli impianti antibrina rappresentano una soluzione già collaudata, è opportuno valutare la loro installazione anche per le drupacee ed altre colture, in modo da contrastare i danni provocati dalle gelate e dai sempre più frequenti fenomeni climatici estremi. Questa problematica si inserisce nel più ampio quadro della gestione delle risorse idriche in regione, per il quale già nel mese di febbraio da Coldiretti Calabria, a firma del Presidente Franco Aceto, era stata inviata una lettera al Presidente della Regione Calabria, On. Roberto Occhiuto. In tale missiva si sollecitava la necessità di rivedere le concessioni delle grandi derivazioni idroelettriche, regolamentate dalla Legge Regionale 23 aprile 2021, n. 15, affinché si tenesse conto delle mutate esigenze dell’agricoltura e delle nuove sfide legate ai cambiamenti climatici.

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

Alla luce di quanto accaduto, si ribadisce con forza la necessità di: Rivedere le concessioni idroelettriche per garantire il rilascio di quantità d’acqua adeguate alle esigenze irrigue e di protezione delle colture; Pianificare nuovi invasi ad uso plurimo, in modo da fronteggiare al meglio le mutate condizioni climatiche e le esigenze del settore agricolo calabrese. “Confidiamo che la Regione Calabria e gli enti competenti vogliano prendere in seria considerazione queste richieste, al fine di proteggere il patrimonio agricolo del nostro territorio e sostenere le aziende che quotidianamente lavorano per garantire prodotti di qualità” -dichiara il Presidente Franco Aceto.

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