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venerdì, 7 Febbraio, 2025
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“Genesi”: perquisizione alla Calabria film Commission, indagato sindaco di Rende

Il nucleo di polizia finanziaria della Guardia di Finanza di Crotone e lo Scico, dietro autorizzazione della Procura di Salerno, è stata nella sede della Calabria Film Commission, nella Cittadella regionale di Germaneto.
L’operazione si è sviluppata nell’ambito delle indagini partite dall’inchiesta “Genesi” in cui è coinvolto Marco Petrini, il giudice della Corte d’appello di Catanzaro accusato, con altre persone, di corruzione in atti giudiziari.
Nello specifico dell’intervento odierno dei finanzieri le indagini si sarebbero concentrate sul legale rappresentante della Calabria film Commission, Giuseppe Citrigno, e sull’avvocato e sindaco di Rende Marcello Manna, perché, stando alle dichiarazioni rese lo scorso 25 febbraio, tra maggio e dicembre 2019 Petrini avrebbe chiesto a Manna di intercedere con il legale rappresentante della CFC, Citrigno, appunto, per raccomandare un cugino della moglie del magistrato.
Sulla vicenda registriamo l’intervento di Giuseppe Citrigno: “Non siamo parte in causa nella vicenda riguardante l’inchiesta ‘Genesi’ in merito alla notizia riportate da alcuni organi di stampa chiarisco che non c’è stata, questa mattina, nessuna perquisizione nella mia abitazione e nessun avviso di garanzia mi è stato recapitato. Il nucleo della polizia finanziaria della Guardia di Finanza mi ha consegnato una notifica per acquisire documenti nei nostri uffici, in questi giorni chiusi per l’emergenza Covid19. Solo per questo hanno consegnato presso la mia abitazione la notifica, essendo io il legale rappresentante della Fondazione Calabria Film Commission. Naturalmente, nel rispetto delle autorità giudiziarie e nella piena e trasparente collaborazione, ho predisposto
immediatamente l’apertura degli uffici (rispettando le norme che l’emergenza Covid 19 impone) e consegnati i documenti alle autorità per tutti gli accertamenti del caso. La Calabria Film Commission, dunque, non è coinvolta in nessuna inchiesta. I documenti riguardano la valutazione di un lungometraggio di una casa di produzione che ha partecipato al bando produzioni 2019. Ribadisco la nostra piena estraneità alla vicenda e la nostra collaborazione con le autorità giudiziarie così che si chiarisca al più presto la vicenda”.

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