In un momento di emergenza sanitaria, in cui medici e infermieri sono in prima linea in questa trincea, ci sono anche loro, i commessi dei supermercati che continuano a lavorare. Chi lavora a contatto con il pubblico lo sa bene che non esistono né sabati né domeniche e ora non c’è pandemia che tenga. Un ruolo, il loro, che non ammette limitazioni o stop, anche e soprattutto in questo momento di emergenza sanitaria in cui pure le aziende italiane hanno scoperto quanto è utile lo smart working intelligente, che ora ti tiene lontano dai possibili contagi. Anche per i commessi la vita è cambiata con l’arrivo del Coronavirus, eppure ogni giorno devono accogliere e soprattutto gestire clienti impauriti, e spesso maleducati, convinti che presto rimarremo senza cibo, senza acqua e senza Amuchina. Invece no, non resteremo senza i beni di prima necessità. Proprio perché tra magazzino e scaffali gli addetti alla vendita ci sono sempre. Anche in questo momento delicato e preoccupante. Hanno guanti e mascherina proprio per spiegarti dove trovare il lievito di birra per la pizza che impasterai nel weekend. Non salveranno vite umane come medici e infermieri degli ospedali, ma saranno quelli che proveranno a farvi vivere una vita familiare quanto più simile a quella di prima, sia a pranzo che a cena. Quando in questi giorni andremo a far la spesa (si spera senza isterismi) e compreremo tutto il necessario per restare tranquilli in quarantena nelle nostre case, ricordiamoci che è anche grazie al fondamentale lavoro dei commessi, e sarà grazie anche a loro che vinceremo questa battaglia.
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