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domenica, 1 Dicembre, 2024
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Gli infermieri di Catanzaro rilanciano il loro ruolo per arrivare all’immunità di gregge

Catanzaro – “Subito una circolare del ministero della Salute per consentire l’applicazione dell’allentamento del vincolo di esclusività degli infermieri prevista nel decreto Sostegni. E inoltre: una stabilizzazione dell’allentamento dell’esclusiva che consenta agli infermieri non solo l’intervento nella campagna vaccinale, ma l’assistenza anche sul territorio ai soggetti più fragili. E ancora: sul modello già applicato a farmacisti e farmacie, consentire maggiore autonomia agli infermieri che operano sul territorio occupando ogni porzione e spazio del Servizio sanitario nazionale, i quali senza necessità di preparazioni particolari o tutoraggi”.

La presidente Giovanna Cavaliere e tutti i Consiglieri dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Catanzaro (Opi) fanno proprie le tre richieste che la Federazione Nazionale (FNOPI) con la presidente Barbara Mangiacavalli ha indirizzato a Draghi, Speranza, Gelmini e per conoscenza a Figliuolo, Curcio e Fedriga.
Nella sostanza c’è che anche gli Infermieri di Catanzaro intendono ribadire il loro ruolo di professionisti della sanità.
E con l’incedere della pandemia si dicono ulteriormente convinti che anche grazie al loro contributo l’immunità di gregge) entro luglio diventa un traguardo non solo da raggiungere, ma assolutamente raggiungibile.

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

“Siamo professionisti nei fatti e non solo sulla carta – ripetono all’Opi Provinciale catanzarese –. Siamo vaccinatori da sempre e per professione, ma prevedere il nostro intervento solo sulla carta senza dargli il necessario appoggio programmatorio e normativo significa legargli le mani e non consentirgli, nonostante le previsioni, di intervenire come vaccinatori non solo per chi arriva in ospedale o nelle strutture delle aziende sanitarie”.
Tre richieste, appunto, cui seguirebbero altrettanti vantaggi da una “maggiore operatività”.
Il primo: possono scendere in campo anche fuori dell’ospedale almeno un terzo degli infermieri, degli infermieri pediatrici dipendenti e liberi professionisti dei 3500 iscritti all’Opi Catanzaro che moltiplicherebbero in modo esponenziale le vaccinazioni.
Il secondo: ne gioverebbero i soggetti fragili, soprattutto a quelli che durante la pandemia sono stati trascurati dai vari livelli di assistenza e che ora vanno recuperati per non mettere a rischio la loro salute.
Il terzo: gli infermieri, senza necessità di preparazioni particolari o tutoraggi (sono già vaccinatori da anni nei centri vaccinali) potrebbero allargare la platea dei vaccinati fino al domicilio, a vantaggio soprattutto dei più fragili.
Ed è per questo che anche l’Opi di Catanzaro si rivolge alle massime istituzioni regionali e ai parlamentari calabresi chiedendo di sostenere l’introduzione già nella fase di conversione del Decreto-legge 22 marzo 2021 n. 41 della possibilità per gli infermieri e gli infermieri pediatrici di svolgere l’attività di vaccinazione in autonomia e di prevedere le regole uguali per tutti per l’allentamento del vincolo di esclusività e le possibilità di intervento degli infermieri.
“Si tratta di affrontare con il massimo della potenzialità assistenziale la pandemia e si tratta di velocizzare quanto più possibile la vaccinazione per far fronte a contagi e decessi, ma anche di soddisfare i bisogni di salute dei più fragili che durante la pandemia sono stati trascurati. Come dire: “Siamo infermieri nei fatti e non solo sulla carta”.

(c.s.)

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