“In Calabria, il settore della grande distribuzione organizzata ha un valore economico superiore a molti settori tradizionali, con un numero di occupati che sfiora i 100.000 addetti. Tuttavia, dietro i numeri si nasconde un mondo di sfruttamento, illegalità ed evasione fiscale”. Parole di Giuseppe Valentino, Segretario Generale FILCAMS CGIL Calabria che aggiunge: “Le recenti inchieste, insieme alle testimonianze quotidiane di chi lavora in questo settore, dimostrano come i grandi marchi nazionali e internazionali, una volta giunti in Calabria, abbandonino i valori e l’etica che sbandierano altrove, piegandosi alle logiche del massimo profitto a scapito della dignità dei lavoratori. La situazione è aggravata da leggi liberticide e anti-labour emanate dai vari Governi, che hanno portato a un aumento dei casi di sfruttamento, mancata applicazione dei contratti nazionali, peggioramento della qualità della vita e perdita di dignità per chi opera in questo settore”.
“Una delle pratiche più diffuse – spiega Valentino – è l’uso del part-time involontario per mascherare l’evasione fiscale e contributiva. Solo grazie all’impegno di magistratura e forze dell’ordine, dopo anni di soprusi e sfruttamento, si riesce a smascherare queste situazioni. A peggiorare le cose, ci sono alcuni ‘sindacati’ e ‘sindacalisti’ che favoriscono queste pratiche, approfittando del bisogno delle persone per trarne vantaggi personali o politici. Questo tradimento della fiducia dei lavoratori rappresenta uno dei peggiori soprusi che si possano subire. Queste dinamiche alimentano diffidenza e paura tra i lavoratori, rendendoli restii a organizzarsi per difendere i propri diritti. In questo contesto, i referendum sul lavoro promossi dalla CGIL rappresentano un’opportunità per affermare i diritti dei lavoratori e garantire condizioni di lavoro dignitose, fondamentali per una società giusta e democratica”.
“La FILCAMS CGIL Calabria continuerà a rappresentare e tutelare le lavoratrici e i lavoratori, senza lasciarsi intimidire da aziende che minacciano o penalizzano chi aderisce al nostro sindacato. Recentemente, abbiamo assistito a un aumento delle vessazioni e dei licenziamenti mirati contro chi si iscrive alla nostra organizzazione, spesso orchestrati con la complicità di ‘sindacati gialli’. Non ci faremo intimidire: difenderemo ogni nostro iscritto, ogni lavoratrice e lavoratore che rivendica la propria dignità personale e professionale. Continueremo a presidiare i processi penali per sfruttamento lavorativo, a ricorrere ai Tribunali del Lavoro per difendere i diritti contrattuali e a denunciare ogni forma di illegalità. Con l’avvio della campagna referendaria, puntiamo a liberare il mondo del lavoro dal ricatto dei potenti della distribuzione e del commercio, sostenuti da forze politiche e sociali che proteggono la ricchezza anziché chi la produce con il proprio lavoro. Infine- conclude Valentino -chiediamo alla Regione Calabria di chiarire dove sia finita la Legge Regionale sul Commercio, che avrebbe dovuto regolamentare e modernizzare il settore nel rispetto della legalità e con l’obiettivo di creare condizioni di lavoro dignitose, contrastando l’emigrazione forzata”.