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venerdì, 27 Dicembre, 2024
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Grande successo per “Cosmos”, Festival internazionale della Scienza

Reggio Calabria rafforza e rilancia il proprio ruolo centrale fra le capitali mondiali della scienza. Un posizionamento certificato dalla straordinaria tre giorni che ha visto in riva allo Stretto lo svolgimento della prima edizione del Festival internazionale della Scienza meglio noto come “Cosmos”.

Un evento di grande caratura scientifica, fortemente voluto e sostenuto dalla Città Metropolitana, che ha celebrato il proprio momento conclusivo nell’Aula magna “Italo Falcomatà” del Dipartimento di Ingegneria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria per la cerimonia di consegna del premio “Cosmos” (assegnato a Licia Troisi e David Spiegelhalter). Riconoscimento nato dall’iniziativa di un gruppo di scienziati e scienziate italiani di fama internazionale in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, la Città metropolitana di Reggio Calabria, la Società Astronomica Italiana e il Planetario Pythagoras di Reggio Calabria.

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

Ha preceduto tale momento un weekend ricchissimo di eventi, iniziative e incontri pubblici che hanno visto protagonisti docenti, studenti ed esperti provenienti dall’Italia e dal mondo lungo i percorsi laboratoriali di “Cosmos Experience” che sono stati ospitati nelle più prestigiose sedi e nei luoghi di pregio storico della città, quali il Castello Aragonese, Piazza Italia, il Planetario Pythagoras, il Museo Archeologico Nazionale e Palazzo “Corrado Alvaro”.

“Abbiamo sostenuto, patrocinato e supportato questa bellissima manifestazione perché crediamo fortemente in questo tipo di eventi e perché essa è frutto di una proficua interlocuzione con le realtà associative del nostro territorio”, ha detto nel corso della manifestazione conclusiva il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.

“La città metropolitana – ha poi aggiunto il primo cittadino – sta investendo con grande determinazione nella promozione della cultura scientifica, nella piena consapevolezza che a queste latitudini ogni iniziativa o progetto di sviluppo debba porre al centro la conoscenza. Un indirizzo a cui crediamo molto e che rafforza anche quel ruolo naturale che Reggio Calabria deve avere, quale porta del Mediterraneo.

Un percorso che va costruito a trecentosessanta gradi e che abbraccia tutte le azioni di sviluppo che stiamo portando avanti sul territorio cittadino. Ed è stato bello ed emozionante poter accogliere nella nostra città anche studenti e delegazioni provenienti da paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno dei nostri uffici, in particolare della dirigente Attanasio e naturalmente della professoressa Misiano e di tutto il gruppo che opera all’intero del Planetario della Città metropolitana di Reggio Calabria”.

“E’ stata una tre giorni esaltante e piena di contenuti e di questo dobbiamo essere tutti orgogliosi”, ha affermato al termine della manifestazione il consigliere metropolitano con delega alla Cultura, Filippo Quartuccio. “Una manifestazione che ci consente di rafforzare, agli occhi dell’Italia e del mondo, la narrazione di una Calabria e di una Reggio diverse e lontane dagli stereotipi.

Un successo ben descritto dai sorrisi dei tanti giovani che abbiamo avuto l’onore di ospitare e dall’entusiasmo delle delegazioni scolastiche provenienti da tante regioni italiane ma anche dalla Spagna, dal Marocco e dall’Egitto, ad ulteriore testimonianza della forte componente multiculturale che tale evento ha voluto esprimere.

Ma è stato anche un banco di prova importante sul piano delle relazioni istituzionali che la Città metropolitana ha saputo intessere, come dimostra l’ottima collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e la Società Astronomica Italiana. E da ultimo, – ha poi concluso il rappresentante di Palazzo “Alvaro” – occorre sottolineare il grandissimo lavoro del Planetarium Pythagoras, sotto la guida instancabile della professoressa Angela Misiano, che ormai rappresenta una certezza e un faro per la cultura e per il mondo scientifico, a livello nazionale e internazionale”.

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