Il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, ospite di Giovanni Floris a “diMartedì”, è chiamato a intervenire sul tema della riforma delle intercettazioni e il suo punto di vista, fermo e deciso, non tarda ad arrivare: “Non è vero che le intercettazioni costano troppo. Ho creato un listino e ho ridotto i costi del 50% con un sistema che è stato adottato il 15 dicembre anche dal ministero della Giustizia, dopo le procure di Napoli e Milano”.
Ma non è l’unico tema trattato: il conduttore de La 7 ha spaziato dalla riforma della Giustizia fino al tetto al contante chiedendo l’intervento del Procuratore. “L’Europa ha detto di velocizzare i processi non di non farli” – ha affermato Gratteri – mentre per quanto riguarda il tetto al contante e sulla proposta di portare il tetto a 10mila afferma di essere contrario “meno contante c’è, meno possibilità c’è per piccoli evasori, i mazzettari”.
Occasione ghiotta anche per portare in studio l’affair “Ponte sullo Stretto”: “prima del ponte serve l’elettrificazione delle ferrovie”- dice Gratteri – per non parlare dell’autostrada Messina-Palermo e la mancanza di autostrada tra Siracusa e Agrigento. “Chiedete a Calabresi e Siciliani. Hanno bisogno delle stesse infrastrutture che ha la Lombardia”.