La continua evoluzione del mercato del lavoro ha reso essenziali le competenze digitali. Con le sue innumerevoli e straordinarie opportunità, ha innescato una vera e propria rivoluzione, che sta inducendo le aziende, di tutti i settori, a guardare con particolare interesse verso l’economia digitale. A sostenerlo, Sebastiano Guzzi, Vice Presidente Nazionale Unilavoro Pmi. Uno studio condotto dall’Unione Europea, si legge, segnala che nei prossimi anni 9 professioni su 10 richiederanno competenze digitali, e che il mercato del lavoro necessiterà, entro il 2030, di 20 milioni di professionisti in possesso di abilità tecnologiche avanzate. In un contesto economico e sociale sempre più dinamico e più competitivo- evidenzia l’imprenditore lametino- riuscire a padroneggiare le competenze digitali è una necessità per l’azienda e una grande opportunità per il lavoratore che avrà la possibilità di raggiungere traguardi lavorativi sempre più importanti.
Disporre di adeguate abilità tecnologiche consentirà infatti di rispondere adeguatamente a tutte le esigenze richieste dalle aziende. Tesi condivisa da un giovane e brillante imprenditore, il quale “l’evoluzione tecnologica ha garantito un miglioramento delle condizioni di vita generali e sta rendendo il lavoro più accessibile a tutti. La realtà mista, l’intelligenza artificiale e le piattaforme di collaborazione digitale sono alcuni degli esempi più significativi di come la tecnologia abbia favorito l’inclusività nel mondo del lavoro”.
La progettazione universale e l’alfabetizzazione digitale hanno permesso di abbattere tantissime barriere e facilitato l’inclusione di persone con diverse abilità e background. Di tutto questo- conclude Guzzi- parleremo ancora e, dettagliatamente, prossimamente.