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martedì, 12 Novembre, 2024
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Guzzi (Unilavoro Pmi): Uscire dalla pandemia in un’ottica collettiva

Combattuti fra la tentazione di introdurre sempre misure più restrittive a causa dell’aumento dei contagi e il desiderio di preservare le feste natalizie. Per questa ragione, molti amministratori tentano di individuare un compromesso calzante. La parola chiave rimane la stessa di sempre. Prudenza. Intanto, ovunque, sindaci e prefetture lavorano per prospettare un Natale normale, che garantisca, al contempo, serenità, ordine e sicurezza.

Per consentire questo stato di equilibrio, e per far sì che le attività commerciali non paghino nessun altro scotto, in diverse città si è deciso di imporre l’obbligo delle mascherine all’aperto e di aumentare i controlli.
Le forze dell’ordine, cui spetta garantire il rispetto dell’ordinanza, aumenteranno i controlli a campione, ovunque, anche sui mezzi pubblici. Dal 6 dicembre sono scattate le nuove regole e i nuovi controlli. Un impegno profuso con scrupolosa attenzione e particolare rigore. L’intento, precisa Sebastiano Guzzi, Vice Presidente Nazionale Unilavoro Pmi, non vuole essere severo e sanzionatorio, ma preventivo.
“Siamo in una situazione molto grave, con alti livelli di trasmissibilità del Covid. Non possiamo mollare la presa”. La variante Omicron evidenzia Guzzi, continua a diffondersi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità non si sbilancia su sintomi, pericolosità e contagiosità rispetto alla variante Delta. Il dato certo, è che questa variante, individuata in 57 paesi, potrebbe avere un impatto rilevante nel corso della pandemia. Non possiamo rischiare ulteriormente. “Con l’espansione ulteriore che attendiamo dalla variante Omicron, prosegue, la situazione potrebbe peggiorare, perciò occorre prendere altre misure di prevenzione, in parallelo ad un’espansione della vaccinazione. Credo, come molti altri, che non vi siano soluzioni alternative. Comprendere l’importanza della vaccinazione è assolutamente necessario”.
“Non possiamo pensare di uscire dalla pandemia se non in un’ottica collettiva. Dobbiamo, conclude Guzzi, unire l’impegno etico, e dunque, la solidarietà globale, a un discorso di sicurezza. L’immunizzazione globale, è l’ultima speranza abbracciata da popoli e governi per sconfiggere il Covid. E’ bene che ognuno, senza alcuna esitazione, e con responsabilità e intelligenza, ne comprenda il senso e l’importanza”.

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