Ancora una vicenda di “malasanità” di cui si parlerà a lungo. E’ successa a Soveria Mannelli, nel Reventino catanzarese, dove un uomo residente a Motta Santa Lucia è arrivato oggi al pronto soccorso dell’ospedale con i sintomi tipici dell’infarto.
I sanitari si sono immediatamente prodigati per garantire le cure del caso e la stabilizzazione del paziente in attesa di trasferirlo presso il reparto specialistico di emodinamica dell’ospedale ‘Pugliese’ di Catanzaro. Ma proprio a questo punto che la “macchina” dei soccorsi si inceppa. L’uomo non può essere trasferito nel capoluogo perchè manca l’ambulanza. L’unica disponibile in quel momento è già impegnata per un’altra urgenza.
Passano le ore e la situazione non sembra migliorare, anzi. Dopo quasi 5 ore di attesa si richiede l’intervento dell’eliambulanza che finalmente riesce a farlo ricoverare al ‘Pugliese’.
La situazione, ovviamente, ha creato forte preoccupazione tra familiari e parenti dell’uomo che è sfociata in una richiesta di intervento dei carabinieri e che approderà negli uffici della Procura della Repubblica.
Si confermano, ancora una volta, gravissime le carenze del sistema emergenza-urgenza, compresi i pochi medici in servizio al 118. Si pensi – come sottolinea il collega Pasqualino Rettura de ‘Il Quotidiano del Sud’ che ha reso noto il fatto- che anche oggi, nel turno 14-20, per l’area lametina (con una popolazione attuale di più di 200mila residenti) l’unica ambulanza medicalizzata era quella dell’ospedale di Soveria Mannelli, mentre la postazione 118 di Maida è demedicalizzata da 3 anni e le ambulanze delle postazioni di Lamezia Terme e Falerna nel turno pomeridiano di oggi sono senza medico a bordo.