Al termine degli accertamenti biologici effettuati dai carabinieri del Ris di Messina sui due cadaveri rinvenuti il 4 settembre scorso in un dirupo in località ‘Scala’ di Mesoraca a Petilia Policastro, nel Crotonese, arriva la conferma che si tratta di Rosario e Salvatore Manfreda, padre e figlio, rispettivamente 68 e 35 anni, allevatori e scomparsi il giorno di Pasqua dello scorso anno.
In relazione alle indagini della magistratura, nel luglio del 2019, due persone furono fermate con l’accusa di omicidio, occultamento di cadavere e porto e detenzione illegale di arma.
In carcere sono finiti Pasquale e Salvatore Emanuel Buonvicino, rispettivamente 51 e 20 anni, anche loro padre e figlio, mentre Pietro Lavigna di 50 anni deve risponde della sola soppressione dei cadaveri.
All’origine del duplice omicidio dissidi per problemi di confine.
Secondo le ipotesi investigative dei carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo del Comando provinciale di Crotone e della Compagnia di Petilia Policastro, i due allevatori sarebbero stati uccisi a colpi di fucile ed i loro corpi fatti sparire.
Nelle vicinanze dell’azienda agricola dei Manfreda, infatti, furono trovate tracce di sangue che sarebbero appartenute agli scomparsi e residui di colpi di fucile.
I corpi rinvenuti a Petilia Policastro a settembre sono degli allevatori scomparsi: lo conferma il Ris
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