A Reggio da questa mattina sono ritornati a manifestare davanti alla sede Asp di via Diana i lavoratori dei servizi psichiatrici, che indirizzano le loro istanze al commissario straordinario alla sanità Guido Longo, ricordando gli arretrati non pagati di cinque mesi di lavoro. A supportarli c’è il Coolap (Coordinamento Lavoratori Psichiatria), e della mobilitazione parlano i sindacalisti Vincenzo Barbaro, Filippo Lucisano e Giuseppe Foti, che spiegano: “Il commissario Longo condanna a fine certa i servizi psichiatrici portando al declino economico di intere famiglie di lavoratori. Ci vediamo costretti a lottare allo stremo delle nostre forze per i diritti violati e poter andare avanti con il servizio o meglio il nostro mandato morale e sociale. Noi lavoratori – continuano – siamo seriamente indignati per tale indolenza che mette la nostra dignità e quella dei tanti pazienti sotto i piedi, perché non si considera il suo principio di inviolabilità, fondato sui diritti costituzionalmente e umanamente riconosciuti”.
Lo slogan del sit-in è riassunto in uno striscione, dove si legge “La disabilità è negli occhi di chi guarda”. Una protesta ferma ma pacifica, al centro della quale sono stati messi i valori della diversità e dell’umanità, alla base del servizio svolto dai lavoratori del settore accanto a chi soffre. Professionisti che non si sentono apprezzati, nella loro attività ma soprattutto nella dignità di persone costrette a una situazione di bisogno che colpisce le loro famiglie negando il diritto alla retribuzione. “Caro commissario – concludono i rappresentanti di Coolap – perdonateci la presunzione, ma per capire di disabilità è necessario accettare la diversità come ricchezza e tutelarla a costo di tutto perché fa parte della storia dell’uomo e lo arricchisce. Crediamo fortemente che queste qualità dalle nostre parti manchino da tempo e ci si nasconda dietro una burocrazia senz’anima e senza cuore”.