Si è svolta nei locali della libreria Tavella a Lamezia Terme la presentazione del libro del giornalista Antonello Torchia “I rapporti tra Cina e Francia dal 1949 alla fine del bipolarismo” (Santelli Editore), la cui pubblicazione è avvenuta lo scorso 13 ottobre 2023. Narrazione storica e politica internazionale si intersecano nel testo. Dopo i saluti istituzionali dell’assessore alla cultura del Comune di Lamezia Terme Giorgia Gargano e del sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro, si sono registrati, nell’incontro moderato dal giornalista Ugo Floro, gli interventi dell’autore e dello storico Saverio Di Bella. In rappresentanza dell’amministrazione comunale di Lamezia Terme è stato presente anche il vice sindaco Antonello Bevilacqua.
“Nella narrazione degli eventi e nell’analizzare i rapporti tra Francia e Cina, dalla nascita della Repubblica Popolare Cinese, avvenuta nel 1949, alla fine del bipolarismo – ha detto l’autore – sono state portate all’attenzione del lettore alcune riflessioni: perché si è arrivati allo storico avvio delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi il 27 gennaio 1964? De Gaulle e Mao Zedong sono stati uniti dalla volontà di slegare Francia e Cina dai vincoli del mondo bipolare imposto dalla guerra fredda. De Gaulle, dal 1963, ha puntato alla mondializzazione della politica estera francese, mentre la Cina è stata reduce, nel 1960, dalla rottura dei rapporti con l’Unione Sovietica. Ma anche gli anni che hanno preceduto l’avvio delle relazioni diplomatiche tra i due Stati nel 1964, spesso sottaciuti dall’analisi storiografica, hanno rivestito una certa valenza per l’intrecciarsi di iniziative di operatori economici e di esponenti politici, attraverso anche l’attuazione di missioni parlamentari francesi in Cina che non assunsero il carattere dell’ufficialità”.
Il passaggio dal bipolarismo al multipolarismo è, infine, stata oggetto di un’analisi approfondita attraverso un’intervista dell’autore allo storico Saverio Di Bella focalizzando l’attenzione su Cina e Francia e sulle vicende di stretta attualità. Nell’incontro di presentazione il professore Di Bella ha ribadito: “Tutti gli uomini dobbiamo stare insieme su questa terra e tutti gli uomini abbiamo diritti che vanno tutelati. I valori universali, la libertà, la salute, l’istruzione devono essere garantiti a tutti. L’umanità ha fatto un cammino diverso da Stato a Stato, ma questo cammino ha portato a una maggiore libertà e a un maggiore benessere all’intero genere umano. Ognuno ha diritto di propagandare la bontà del proprio modello, ma sul piano della convinzione e non della forza”. Da qui la conclusione dello storico: “Le guerre sono una sconfitta per l’umanità; i nostri sforzi devono essere indirizzati a creare pace”.