Presentato ufficialmente al Mipaaf dal Consorzio dei produttori della regione il disciplinare per il riconoscimento IGP (Indicazione geografica protetta) del peperoncino di Calabria, con il supporto di Cia-Agricoltori Italiani, che da anni porta avanti una campagna di contrasto alla concorrenza sleale proveniente dalla Cina.
Il comparto ha, infatti, bisogno di valorizzazione e tutela per competere in un mercato dominato da prodotto orientale di bassa qualità e con poche garanzie igienico-sanitarie. Il riconoscimento del marchio IGP rappresenta, dunque, il volano necessario a rafforzare tutto il ciclo produttivo e sviluppare una filiera di qualità, identitaria, sostenibile e redditizia.
Questo il focus dell’incontro che si è tenuto oggi all’Accademia del peperoncino di Diamante, alla presenza della dirigente del Mipaaf, Roberta Cafiero, dell’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo e di Fulvia Caligiuri, della Commissione Agricoltura in Senato.
Il peperoncino è un alimento tipico della cucina italiana dalle grandi proprietà nutritive e salutistiche, con una produzione concentrata prevalentemente nei territori della Calabria, che da sola realizza il 25% del prodotto italiano. “Il nostro peperoncino – spiega Cia in una nota -è poco tutelato dal dumping estero. Se ne importano, infatti, più di 2 mila tonnellate (prevalentemente, Cina), dai bassi standard qualitativi e con prezzi assolutamente inferiori rispetto a quelli di mercato, che ne viene stravolto, non permettendo al settore di svilupparsi. La produzione italiana, pur di elevatissima qualità, non è attualmente in grado di soddisfare la domanda nazionale: il nostro Paese non copre più del 20% del suo fabbisogno (400 tonnellate, circa). Il prodotto cinese ha un prezzo di circa 3 euro contro i 15 del costo medio italiano e ciò dipende dai maggiori costi di produzione del peperoncino nazionale, che viene rigorosamente selezionato, raccolto a mano e infine trasformato con l’impiego di tecniche d’avanguardia.
L’analogo prodotto cinese è, invece, risultato di tecniche di raccolta e trasformazione molto grossolane”.