Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi di sì al Latino nelle scuole medie: “valorizzare l’eredità della tradizione greca e latina, così da trasmetterla alle studentesse e agli studenti“. Un’interrogazione parlamentare è stata sollevata da alcuni senatori di Forza Italia. L’insegnamento della lingua e grammatica latina nelle scuole medie era stato cancellato nel 1977 con un’apposita legge.
Come riporta il sito Skuola.net, nell’interrogazione i senatori di Forza Italia, rivolgendosi direttamente al Ministro, propongono di valutare la possibilità di reintrodurre la materia “nelle scuole secondarie di primo grado, riconoscendo il grande valore formativo di questa disciplina, funzionale al perfezionamento della comunicazione nella lingua italiana e alle competenze interpersonali, sociali e di cittadinanza, fondamentali per il percorso di crescita dei nostri studenti“.
Per tutta risposta il Ministro concorda sul riconoscimento del valore formativo delle “lingue classiche essenziali per comprendere il presente e per sviluppare i saperi fondamentali che conducono alla riflessione e alla più ampia conoscenza del mondo e della società moderni, allo spirito critico e al ragionamento necessari per l’emancipazione delle alunne e degli alunni, per la cittadinanza europea e per la difesa dei valori comuni”.
Ora la palla passa agli istituti scolastici perché, come ha riferito lo stesso Ministro Bianchi, “un’eventuale reintroduzione di tale disciplina richiederebbe un intervento normativo di tipo regolamentare che vada a incidere sull’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola secondaria di primo grado con una rimodulazione dell’intero piano di studi e dei relativi quadri orari”.
