Le dimissioni del generale Cotticelli da commissario straordinario della Sanità calabrese hanno infuocato il dibattito politico italiano. La trasmissione Titolo V è stata così clamorosa nella sua tragicità che i leader nazionali dei vari schieramenti l’hanno messo al centro delle loro dichiarazioni.
Si registra subito un botta e risposta fra Salvini e Frattoianni. “La scandalosa inadeguatezza del commissario Cotticelli dimostra la scandalosa inadeguatezza di tutto il governo, che l’aveva appena confermato alla guida della Sanità calabrese. I cittadini non meritano uomini come Arcuri e Cotticelli, ora sia la Calabria a riprendersi in mano la sua dignità e la sua Sanità”. Lo affrerma il leader della Lega Matteo Salvini.
“Matteo Salvini sembra il Trump di queste ore. Come un pugile suonato che si perde così tanto nel suo sciocchezzaio quotidiano da scordare che Cotticelli fu nominato commissario per la Calabria dal governo in cui lui era vicepremier, il 7 dicembre 2018…”. Lo scrive su Twitter il portavoce nazionale di Sinistra Italiana ed esponente di Leu Nicola Fratoianni in risposta al leader della Lega.
“Sul commissario governativo alla Sanità della Calabria Cotticelli sta andando in scena uno spettacolo indecoroso e un ignobile scaricabarile. Oggi il presidente del Consiglio Conte si scandalizza per una nomina che lui stesso ha fatto nel dicembre 2018, insieme all’allora ministro M5S della Salute Grillo, e che ha confermato solo pochi giorni fa. Il M5S, partito della Grillo, prende le distanze, ringrazia Conte e dice che servono ‘persone all’altezza’ per gestire l’emergenza Covid. I grillini dimenticano però che la responsabilità è anche loro e che è stato un loro ministro a sottoscrivere la nomina di Cotticelli”. Lo afferma Giorgia Meloni di Fdi.
“Stiamo assistendo ad una scandalosa sceneggiata sulla pelle di due milioni di cittadini calabresi e della Calabria, che oggi per colpa del M5S e della sinistra non ha un piano Covid per affrontare la seconda ondata dell’epidemia. Questo disastro è l’ennesima conferma dell’inadeguatezza di questo Governo, che dall’inizio dell’emergenza naviga a vista e non ha la benché minima idea di come affrontarla. Conte e il suo governo chiedano scusa e si dimettano”, conclude.
“Presidente Conte, questo è un tweet furbo ma poco serio. Il commissario l’ha nominato lei.
Verificarne il lavoro spettava al suo governo. Fare finta di nulla equivale al tentativo di prendere in giro gli italiani. Purtroppo questo suo tratto caratteriale sta sempre più emergendo”. Così su Twitter il leader di Azione, Carlo Calenda, risponde al presidente del Consiglio sulla vicenda di Cotticelli, commissario alla sanità in Calabria.
La vicenda Cotticelli “è la fotografia della sconfitta di un Paese, dello Stato e del Governo”. Lo dichiara Matteo Richetti, senatore di Azione. “La sanità calabrese – prosegue – è commissariata da 11 anni e nonostante i tagli a personale e posti letto esiste ancora un buco di 160 milioni di euro. Ancora nessuno è riuscito a completare il piano di rientro. Il Governo, piuttosto che potenziare e rafforzare le terapie intensive calabresi, si affida ad un commissario che non ha nemmeno stilato il Piano- Covid (non sapeva nemmeno di esserne il responsabile). La risposta del Governo a questo scempio? Inserire la Calabria tra le zone rosse e, dopo 11 anni, mandare l’ennesimo commissario. Chiudere una regione a causa della debolezza del sistema sanitario (commissariato dal Governo) è la prova lampante della sconfitta dello Stato e del Governo stesso”.
“Conte e il M5S che oggi si mostrano indignati per il caso Cotticelli sono semplicemente ridicoli. Lo hanno voluto e nominato loro commissario quando al ministero della Salute sedeva un ministro grillino, di nome e di fatto. Cotticelli non è l’unico a doversi dimettere”. Lo scrive su Twitter Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato.
“L’annuncio da parte di Giuseppe Conte della rimozione e sostituzione del commissario alla sanità calabrese Saverio Cotticelli è un atto assolutamente insufficiente per porre rimedio alla vergogna e al danno provocati a questa terra”. Lo sostiene, in una nota, l’europarlamentare della Lega, Vincenzo Sofo.
“Il ministro Roberto Speranza – prosegue Sofo – deve assumersi la responsabilità dell’operato del suo rappresentante nel territorio calabrese e rimettere il proprio incarico da ministro. E il Presidente del Consiglio deve prendere atto della comprovata inutilità di questo decennio di gestione commissariale, annullare il Decreto Calabria e indire al più presto nuove elezioni regionali per ridare, dopo la morte della Presidente Jole Santelli, a questa regione un’amministrazione nel pieno delle funzioni alla quale riconsegnare la gestione del sistema sanitario”.
“Attenzione che di Cotticelli non ce n’è solo uno. Il governo nazionale ce ne sta per rifilare degli altri che ci dovremo tenere per almeno 3 anni. Ma la misura è ormai colma, la Calabria è stanca, e non accetterà più gestioni incompetenti. Inutile che oggi qualche improbabile difensore Dem in consiglio regionale, evidentemente in cerca di un posto al sole, attribuisca ad altri colpe che lui e i suoi compari hanno avuto per decenni”. Lo afferma, in una nota, il deputato della Lega Domenico Furgiuele.
“La Calabria è stufa – prosegue Furgiuele – di commissari che falliscono in tutti gli ambiti dove operino con il pieno sostegno di certe forze politiche. L’Italia tutta sta però capendo che il disastro sanitario in cui è precipitata la nostra terra in piena pandemia è figlio dell’esecutivo nazionale. Alla luce di tutto questo, la maggioranza che sostiene Conte e Speranza, invece di restituire ai calabresi dignità e diritto alla salute si appresta a varare un nuovo decreto Calabria con una nuova struttura commissariale che già si annuncia inadeguata al pari di quelle che l’hanno preceduta. Perché in una situazione del genere, non c’è bisogno di soloni o peggio di uomini soli al comando, ma di scelte politiche discusse, condivise, calibrate sulla conoscenza territoriale che che i prossimi ‘scienziati’ governativi non potranno avere prima di diverso tempo”.
“Questo governo – conclude il deputato della Lega – scherza con la salute dei calabresi, le forze politiche responsabili anche quelle che non si ritrovano necessariamente nell’area moderata di centro-destra a fare fronte comune per evitare nuovi Cotticelli”.
“Con un tweet da salvatore della Patria il presidente Conte scarica il commissario Cotticelli, sostenendo che i calabresi meritano di meglio. Peccato che non abbia mostrato lo stesso scrupolo quando i suoi governi lo hanno voluto come commissario alla sanità in Calabria, nominandolo con il ministro Giulia Grillo e confermandolo con il ministro Speranza. Forse Conte vuol far credere di essere stato all’oscuro delle decisioni dei suoi ministri, tanto che oggi sembra commissariare anche lo stesso ministro Speranza assumendosi la responsabilità, o il merito, della sostituzione di Cotticelli”. E’ quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro.
“Il generale Cotticelli si scopre oggi figlio di nessuno – prosegue Ferro – un abusivo arrivato in Calabria chissà da dove e voluto chissà da chi. Attaccato dai parlamentari cinque stelle che lo hanno fortemente voluto e che oggi tentano di rigirare la frittata, rinnegato dallo stesso governo che gli ha dato i pieni poteri sulla sanità calabrese. I cittadini non sono stupidi e non hanno la memoria così corta, e sono chiare ed evidenti a tutti le responsabilità sui ritardi della sanità calabrese, che hanno messo a rischio la salute dei cittadini e comportato un nuovo lockdown della regione. Con la defenestrazione di Cotticelli il governo boccia se stesso”.
“Ci aspettiamo ora – sostiene la parlamentare di FdI – anche la rimozione di tutti gli organismi commissariali che hanno avuto un ruolo nella gestione dell’emergenza covid in Calabria, dai commissari delle aziende ospedaliere al commissario Arcuri. E un minuto dopo aver ritirato il nuovo Decreto Calabria a dimettersi sia il presidente Conte, il vero responsabile di questo scempio ai danni dei calabresi”.
“Le dichiarazioni di Conte di oggi sono in notevole ritardo rispetto alle richieste di rimuovere Cotticelli pervenute da più parti in queste settimane. La Calabria paga il ritardo del Governo e la sua incapacità di prendere decisioni”. Lo ha dichiarato Fulvio Martusciello europarlamentare di Forza Italia.
“Sono rimasta anche io senza parole nel guardare ieri sera l’intervista televisiva del commissario Cotticelli, che ha mostrato una inaccettabile approssimazione relativamente al ruolo che gli è stato attribuito”. Lo afferma il sottosegretario di Stato ai Beni e alle attività culturali Anna Laura Orrico.
“Di fronte a tutto questo – prosegue Orrico – è necessario intervenire con risolutezza. Pertanto, mi sono da subito mossa con gli altri colleghi portavoce calabresi del M5s, in linea con il nostro capo politico Crimi, per chiedere la nomina di un nuovo commissario, che ponga in essere una reale discontinuità verso le fallimentari gestioni ordinarie e commissariali pregresse della Sanità calabrese. La volontà del Presidente del Consiglio Conte e del governo di provvedere rapidamente a quel cambio che abbiamo auspicato è fondamentale. Lo dobbiamo ai calabresi -conclude il sottosegretario Orrico – dato che in ballo ci sono diritti costituzionali, come la salute e la sicurezza”.
“Amico e difensore dell’Arma dei Carabinieri, come tutti ho visto con sconcerto il video del generale Cotticelli. La verità è che non è vero che uno vale uno e ognuno deve fare il suo mestiere”. Lo afferma, in una dichiarazione, il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.
“Si può essere ottimi ufficiali – prosegue Gasparri – ma non altrettanto capaci nel gestire la sanità e peggio ancora la comunicazione. Ma il peggiore di questa vicenda si chiama Giuseppe Conte, un incapace irresponsabile. È lui con il suo governo e i suoi ministri che avevano fatto quella nomina. È inutile che adesso si erga a moralista. Lo scandalo d’Italia non sono soltanto persone non adeguate che vanno rimosse come in questo caso, ma quelli che scelgono gli incapaci. Conte non può fare il moralista, si dovrebbe chiudere in uno sgabuzzino e battersi il petto. Bisogna cacciare Conte, non soltanto quelli che lui ha lottizzato. Bisogna cacciare i grillini, che hanno fatto all’Italia più danni di qualsiasi altra cosa. Conte è il loro capo ed è il re degli ipocriti e degli inadeguati. Gli incapaci li ha imposti lui”.