di Davide Zicchinella, consigliere provinciale di Catanzaro.
“Chick, Pulcino… fu il nonno paterno emigrato alla fine dell’1800 da Albi, paese della Presila Catanzarese, a dare al nipote Armando Anthony Corea questo nomignolo che lo avrebbe accompagnato lungo tutta la sua leggendaria carriera a conquistare una assoluta fama internazionale. Non mi meraviglia questa cosa. Chi conosce bene la comunità albese sa che quasi tutti, ancora oggi, hanno il loro soprannome, un soprannome che diventa marchio di famiglia.
Una usanza persa in altre comunità ma che resiste nella comunità albese. Un modo pratico e simpatico per riconoscere le persone che spesso, ad Albi, portano lo stesso nome, Nicola (a devozione di San Nicola da Tolentino patrono del paese) e spesso anche lo stesso cognome. E Corea è uno dei cognomi più diffusi.
Chick Corea nel cognome e nel soprannome aveva un chiaro marchio albese. E con questo marchio è entrato nella leggenda del Jazz e dello Jazz Fusion. Vincitore di 22 Grammy Aword. Pianista e pioniere di diversi strumenti elettronici (Fender Rodes, pianoforte elettrico, moog, minimoog, mellotron).
Che altro dire.. un mito, un genio! La foto postata ieri dal caro amico albese Lorenzo Corea, dopo che si era saputa la notizia della sua morte, che lo ritraeva (insieme ad altri comuni amici Domenico Corea, Corea Antonio Filippo Salvatore Giglio) mentre regalavano a “Chick” una statuetta del Santo Patrono, in occasione di un suo concerto in Calabria nel 2012, mi ha incuriosito e spinto ad approfondire questa storia. Una storia che parla del genio italico, di figli di Albi e della Presila Catanzarese a cui mi pregio di appartenere”.
Il mondo piange Chick Corea: il “pulcino” calabrese diventato leggenda della musica
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