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mercoledƬ, 27 Novembre, 2024
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Il senatore Quagliarello a Reggio anticipa il progetto per le regionali

Una lista per le regionali entro luglio e la visita di Giovanni Toti in Calabria. Con questi due impegni formali il senatore Gaetano Quagliarello ha tenuto a battesimo il movimento Cambiamo!-Coraggio Italia nella sua prima uscita ufficiale a Reggio. La nuova formazione politica nata dall’accordo tra il governatore ligure Toti e il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, qui vuole fare la differenza. Ā«Con due accordi distinti che presenteremo, uno sulle idee e lā€™altro sull’organizzazioneĀ», ha detto Quagliarello. Ā«Possiamo contare su persone di grande esperienza ma punteremo molto sui giovani, sulla loro energia. Non ĆØ una rottamazione, ma serve rinnovamentoĀ». All’hotel Excelsior ad accogliere il senatore (che ĆØ uno dei fondatori di Coraggio Italia) c’erano i coordinatori regionale e provinciale di Cambiamo!, Franco Bevilacqua e Saverio Anghelone, insieme a tanti dirigenti del partito, dal vice coordinatore regionale Franco Sarica, i vice coordinatori provinciali Pasquale Imbalzano e Sebastiano Primerano,Ā il responsabile provinciale dellā€™organizzazione Francesco Meduri e lā€™ex consigliere regionale Candeloro Imbalzano.

Eletto con un’altra sua creatura, IdentitĆ  e Azione, ormai calabrese adottivo per essere stato negli anni (e in partiti diversi) testimonial politico in regione, Quagliarello a Reggio si sente nel giusto mood di comunicazione e dialogo. Ā«Questa non ĆØ una scissioneĀ», dice il senatore ed ex ministro. Ā«Con la caduta del Muro ci siamo messi alle spalle le ideologie ma non le idee, di cui nel centrodestra dobbiamo dire con oggettivitĆ  che oggi c’ĆØ carenza. E’ un dato di fatto: quando il Popolo delle LibertĆ  ha chiuso quell’area politica aveva il 25%, adesso c’ĆØ un forte squilibrio, quelle idee di riferimento sono sottorappresentateĀ». CentralitĆ  della persona, Europa come necessitĆ , popolo ma non populismo: tutto da ricostruire dal basso, con la proposta aperta di Ā«una nuova comunitĆ  politica dove ci sia spazio per tuttiĀ». Il senatore ĆØ oggettivo e concreto. Parla di commissioni al lavoro per stilare entro sessanta giorni due distinti documenti, centrati su idee e struttura. Sa che i voli pindarici in questa fase non farebbero effetto e preferisce rinviare alla prova dei fatti. Entra nel merito solo con un post-it sulla sanitĆ , perchĆ© Ā«il governo che ha mandato un commissario, con la Calabria ha un debitoĀ». Per il resto l’appuntamento ĆØ a luglio, con la lista per le regionali pronta. L’obiettivo ĆØ Ā«vincere le elezioni ma soprattutto governare in Calabria, e per farlo occorre avere sapere di poter contare su una classe dirigente nuova e preparataĀ».

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Ā«Esprimiamo un centro che guarda a destra – sottolinea Bevilacqua – senza confusione. Credo nella pubblica opinione ci sia una forte attenzione verso iniziative nuove: ĆØ emblematico che se oggi il 50 per cento degli italiani non va piĆ¹ a votare ĆØ perchĆ© non si riconoscono in quello che esiste, mentre tra coloro che sono andati a votare il 30 per cento lo ha fatto per il M5s e adesso quegli elettori si sentono orfani. E’ vero, nel centro ci sono stati tanti movimenti durati pochissimo e quel fallimento ĆØ dovuto al fatto che stavano sul ciglio, non decidevano, un po’ a destra e un po’ a sinistra. La chiarezza di questo movimento ĆØ definirsi un centro che guarda a destra. Senza questa chiarezza, dopo una carriera da parlamentare non mi sarei mai rimesso in gioco. Io ho iniziato la mia storia politica a destra, vengo dal Movimento Sociale, poi Alleanza Nazionale… certoĀ  una volta finiti loro c’ĆØ l’esigenza di trovare altri punti di riferimentoĀ». L’auspicio ĆØ Ā«tornare a una politica che forse in qualche momento tutti abbiamo dimenticato, quella che ĆØ al servizio degli interessi della genteĀ».

Saverio Anghelone parla di Ā«casa dei moderati, luogo dove convergeranno i centristi, gli scontenti e tutti coloro che non si riconoscono nel panorama politico attualeĀ». Consigliere comunale a Reggio proprio grazie al lusinghiero risultato della lista di Cambiamo alle ultime amministrative, il partito oltre a puntare alle regionali (con nomi Ā«estremamente competitiviĀ»), vuole radicarsi sul territorio continuando ad essere presente anche nei comuni prossimi al voto, come Siderno.

Per concludere Gaetano Quagliarello ha simpaticamente citato i Maneskin con uno slogan che riassume l’intenzione di rappresentare un’alternativa politica possibile: Ā«Non siamo fuori di testa ma siamo diversi da loroĀ».

Isabella Marchiolo

 

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