In Calabria, le diocesi di Reggio-Bova, Oppido-Palmi e Locri Gerace, insieme alla Camera di Commercio del capoluogo della Regione, hanno varato ufficialmente il progetto “Job in Progress”. L’iniziativa che si presenta come un vero e proprio “percorso per il lavoro”, è rivolta ai giovani, tra i 17 e i 35 anni, residenti nella Città Metropolitana di Reggio Calabria, in cerca di occupazione o che desiderano aprire una loro impresa, ma anche a chi, già giovane imprenditore, vuole crescere sul mercato migliorando o rinnovando la propria realtà imprenditoriale.
Un “luogo” dove trovare opportunità e non dover partire
“Sono sempre più significativi i dati che vedono i giovani calabresi sradicarsi dal loro vissuto e contagiare con le loro competenze acquisite altre geografie – si legge su Avvenire di Calabria che in settimana ha presentato l’iniziativa -. È così che ad una povertà materiale, sottolinea, “si aggiunge una povertà intellettuale e culturale quasi inevitabile”. Proprio per sfatare quell’inevitabile nasce ora un luogo “dove aggrapparsi per creare possibilità, risorse e capacità volte a dire che ancora ci sono delle opportunità per generare residenza occupazionale”. E questo attraverso l’apporto di una rete competente di soggetti pubblici e privati che si affianca ai promotori.
Il fenomeno dei “neet”
I cosiddetti “neet” (not in education, employment or training) cioè i giovani sotto i 24 anni che non studiano, non hanno un lavoro e non lo cercano, sono in crescita in tutta Europa. Ma secondo i dati della Commissione europea, l’Italia è il Paese con la percentuale più alta: circa il 22%. Un problema che assume particolare gravità proprio in Calabria. Per questo le diocesi e le istituzioni locali hanno sentito il dovere di scendere in campo per creare insieme un’inversione di tendenza. La Chiesa italiana, in verità, non è nuova nell’impegno per l’occupazione specie dei giovani, da 25 anni è attivo, per esempio, il Progetto Policoro della Conferenza episcopale che ha portato a buoni risultati e che fa da sfondo all’iniziativa calabrese.
Tripodi: lavoriamo insieme per un obiettivo comune
Il giovane interessato al percorso offerto da “Job in Progress” troverà presso una delle sedi indicate nella JobMap presente sul sito dedicato all’iniziativa, un operatore che gli fornirà tutte le informazioni e l’accompagnerà in tutte le fasi, presentandolo ai soggetti partner della rete che potranno offrirgli gli strumenti per portare a buon fine la sua idea di impresa o la ricerca del lavoro. “Questo progetto – afferma Patrizia Rodi Morabito, vice presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria – ci pare molto interessante perchè, oltre a mettere in contatto i giovani con il mondo del lavoro, evitando il continuo spopolamento, mira a raggiungere quelli che non hanno più nessuna interlocuzione nè con il settore della scuola, nè con quello del lavoro e possono diventare facile preda di chi in realtà non è attento a nulla se non al proprio tornaconto”. Ai microfoni di Vatican News, conferma l’importanza di questi obiettivi per il territorio in cui vive Monica Tripodi, antropologa sociale, coordinatrice di “Job in Progress”:
Dottoressa Tripodi, quali sono le sue speranze legate al “Job in Progress”?
La speranza è di riuscire davvero a dare risposte cocrete e che i giovani si fidino di noi. Nell’ultima settimana, quella in cui effettivamente il progetto ha preso il via, abbiamo ricevuto già tre richieste di accompagnamento da parte di giovani di diverse diocesi e un’altra è venuta dai profili social del nostro progetto. Un’altra speranza, che forse rimane sotto traccia ma che è ben presente, è di riuscire con questa nostra azione collettiva e integrata a portare i valori del magistero sociale della Chiesa nel nostro contesto sociale e lavorativo, valori che sono l’attenzione alla persona, la possibilità di esprimersi liberamente e creativamente nel lavoro e quindi anche di autodeterminarsi e di portare un contributo specifico bello, nuovo e innovativo nel mercato: questo è quello che possiamo fare se siamo insieme, se siamo orientati tutti verso questo obiettivo comune.
(fonte: vaticannews)