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mercoledì, 3 Luglio, 2024
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In vista della protesta dei gestori delle stazioni di servizio l’appello del ministro Urso: ‘Revocate lo sciopero’

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso chiede di revocare lo sciopero dei benzinai del 25 e 26 gennaio, lanciando un appello alle associazioni di categoria perchè rivedano la decisione. “E’ una decisione che danneggia i cittadini”, ha affermato Urso intervistato da Maria Latella su Radio 24 a ‘Il caffè della domenica’.

“C’è un tavolo di confronto che terremo aperto in maniera continuativa finche’ non ci sarà un riordino del settore”, ha assicurato il ministro, parlando di “zone d’ombra che danneggiano coloro che lavorano in piena onestà”, la stragrande maggioranza dei gestori. A proposito della controversa misura di obbligare i distributori ad esporre un cartello con i prezzi medi del carburante, Urso ha ribadito come “l’esposizione del cartellone aiuterà i consumatori a scegliere”, così come l’App gratuita che verrà creata per permettere ai cittadini di individuare nella loro area la pompa di benzina più conveniente.

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Per quanto riguarda la questione della accise, il ministro ha ribadito come quella di non riproporre il taglio sia stata “una scelta ben precisa del governo”. “La riduzione delle accise è stata fatta in un momento straordinario e a tempo, ma ha portato beneficio soprattutto ai più abbienti. Noi – ha spiegato Urso – abbiamo invece deciso di destinare le risorse a disposizione per i meno abbienti, alle imprese e alle famiglie, soprattutto quelle più numerose. Nei momenti di crisi si aiutano i più deboli”.

Lo sciopero dei benzinai del 25 e 26 gennaio “era e resta confermato”: cosi’ i presidenti di Faib, Fegica e Figisc/Anisa, le principali associazioni di categoria dei gestori, replicano al ministro delle Imporese e del Made in Italy Adolfo Urso che in mattinata aveva lanciato un appello a revocare la serrata che riguardera’ anche i self service. “Le dichiarazioni di questa mattina del ministro Urso sono l’ennesima dimostrazione della confusione in cui si muove il Governo in questa vicenda”, affermano in una nota congiunta i presidenti di Faib, Fegica e Figisc/Anisa replicando cosi’ all’appello del ministro delle Imprese e del Made in Italy a revocare lo sciopero.
(Ansa)

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