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mercoledì, 12 Marzo, 2025
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Incarichi e scambio di favori in Cittadella regionale: 31 indagati tra politici, dirigenti e imprenditori

La Procura di Catanzaro ha notificato un avviso di conclusione delle indagini per 31 persone, tra dirigenti della Regione, politici, imprenditori, professionisti e uomini delle forze dell’ordine, che risultano indagati per i reati di peculato, corruzione, truffa, concussione, falso ideologico e accessi abusivi alle banche dati delle forze dell’ordine. Il tutto per fatti avvenuti tra il 2017 e il 2020. Le indagini sono state condotte dall’ex procuratore di Catanzaro Vincenzo Capomolla (adesso a Cosenza) con l’aggiunto Giancarlo Novelli e i sostituti Paolo Sirleo e Irene Crea. Il provvedimento è strato vistato dal nuovo procuratore capo Salvatore Curcio. Le persone raggiunte dall’avviso avranno adesso 20 giorni di tempo per chiedere di essere sentiti dagli inquirenti o depositare memoria difensiva per chiarire gli addebiti che gli vengono mossi. Soltanto alla scadenza di questo termine la Procura potrà procedere con la richiesta di rinvio a giudizio o al contrario chiedere l’archiviazione delle accuse.

Secondo quanto si apprende al centro della vicenda giudiziaria il direttore generale del Dipartimento regionale Politiche della Montagna e Forestazione, Domenico Pallaria in grado- secondo le ipotesi di accusa – di orientare le scelte e prendere decisioni su assunzioni, appalti e finanziamenti. Tra i politici, risultano indagati: l’ex presidente della Giunta regionale Mario Oliverio e gli ex assessori Alfonso Dattolo e Luigi Incarnato. Tra gli imprenditori coinvolti, ci sono i nomi di Francescantonio Stillitani che avrebbe ottenuto un contributo a fondo perduto di dieci milioni per le sue attività turistico-alberghiere. La domanda per il contributo aveva ricevuto parere negativo dal Dipartimento. Pallaria sarebbe intervenuto sui funzionari invitandoli a dare a Stillitani i suggerimenti necessari per riformulare la domanda e ottenere il finanziamento.

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Un’altra vicenda riguarda la diga del Menta nel Parco Nazionale dell’Aspromonte e l’impianto per il trattamento dei rifiuti di Alli (Catanzaro). In entrambi i casi, Pallaria sarebbe intervenuto per favorire l’imprenditore veneto Sergio Vittadello interessato ai relativi appalti. Altre storie riguardano incarichi e assunzioni in Regione. Tra queste, quella relativa a un incarico di consulenza (“collaborazione per supporto al Dipartimento di Presidenza”) conferito a Giovanna Belvedere. Pallaria avrebbe chiesto al dirigente di Calabria Lavoro, Giovanni Forciniti di indicare il nome della Belvedere. Da qui l’imputazione di falso per Forciniti. Oliverio sarebbe coinvolto anche nella proroga di tre collaboratori della Protezione Civile. Anche in questo caso, Forciniti avrebbe attestato il falso.

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