L’ex sindaco di Pizzo Calabro, Gianluca Callipo, è stato rinviato a giudizio dal Gup del tribunale di Vibo Valentia con le accuse di corruzione e tentata concussione nell’ambito di un’inchiesta della Guardia di finanza e della Procura di Vibo.
L’allora sindaco sarebbe stato corrotto dall’imprenditore vibonese Vincenzo Renda (anche lui rinviato a giudizio) con l’elargizione di “plurime utilità”, fra le quali l’assunzione della cognata dell’allora primo cittadino nella struttura ricettiva dell’imprenditore, in cambio della possibilità per Renda, in assenza di titoli abilitativi, di godere di una porzione di spiaggia dinanzi al suo costruendo villaggio turistico. A giudizio per abuso d’ufficio anche due tecnici del Comune di Pizzo, Nicola Vasta e Nicola Donato. Gianluca Callipo si trova attualmente sotto processo anche per l’operazione antimafia ‘Rinascita Scott’ a seguito della quale nel febbraio 2020 il Consiglio comunale di Pizzo e l’amministrazione Callipo sono state sciolte per infiltrazioni mafiose.