Inchiesta su Piazza Bilotti a Cosenza, Gup rinvia a giudizio 13 persone

Catanzaro – Il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Catanzaro, Teresa Guerrieri ha rinviato a giudizio 13 indagati nell’ambito dell’inchiesta scaturita dall’operazione denominata “Piazza Sicura” portata a compimento dalla procura distrettuale antimafia di Catanzaro, diretta da Nicola Gratteri e che lo scorso anno ha comportato anche il sequestro di piazza Bilotti a Cosenza.
Il Gup ha mandato a processo, prima udienza il prossimo 12 ottobre a Cosenza, Mario Occhiuto, 56 anni, sindaco di di Cosenza; Antonino Alvaro, 67 anni di Siderno; Giorgio Ottavio Barbieri, 44 anni di Roma; Francesco Converso, 43 anni di Roma; Gianluca Guarnaccia, 45 anni di Cosenza; Francesco Stellato, 45 anni di Rende; Francesco Tucci, 65 anni di Cosenza; Pasquale Torchia, 55 anni di Cosenza; Carlo Vernetti, 46 anni di Napoli; Raffaele Antonio Ferraro, 58, di San Marco Argentano; Carlo Pecoraro, 67 anni, di Cosenza; Paola Tucci, 38 anni, di Cosenza e Raffaella Angotti, 37 anni di Catanzaro.
Gli indagati dovranno rispondere a vario titolo di falsità materiale e ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, mancanza del certificato di collaudo.
La vicenda giudiziaria si riferisce alle opere di collaudo della piazza che, nelle scorse settimane, è stata dissequestrata con l’obbligo di eseguire alcuni lavori. Ecco il coinvolgimento dei tecnici rinviato a giudizio con il titolare dell’impresa realizzatrice, Giorgio Ottavio Barbieri e del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, al quale si contesta di aver sollecitato la consegna dell’area pubblica alla fruibilità della cittadinanza.