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giovedì, 16 Gennaio, 2025
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Incredibili violenze su figli minori, madre e compagno condannati nel Cosentino: Ecco perchè

Castrovillari (CS) – Sono stati riconosciuti colpevoli di matrattamento dei figli minori che erano sottoposti a ripetuti atti di violenza fisica e psicologica, minacciati di morte e offesi quotidianamente. Per tali ragioni il Giudice per l’udienza prelinare del Tribunale di Castrovillari, ha condannato una coppia.
In particolare la madre è stata condannata alla pena di anni 2 e mesi 4 di reclusione e il convivente alla pena di anni 2 e mesi 6 di reclusione. La sentenza è stata emessa in totale accoglimento delle richieste del P.M. e degli avvocati difensori delle parti civili.
Secondo quanto si è appreso la coppia, durante il periodo di convivenza, ha commesso tutti i reati di cui era accusata così compromettendo l’integrità psicofisica dei figli ed il sereno sviluppo della loro personalità.
Secondo le accuse, i due avrebbero sottoposto i minori a continui atti di violenza psicologica e fisica colpendoli con calci, pugni e schiaffi nonché mediante il lancio di oggetti. In conseguenza di tali condotte, spesso capitava che non potessero andare a scuola a causa di lividi sul corpo, che la madre era costretta a coprire con il fondotinta.
A causa della ritenuta lentezza nel consumare i pasti, l’uomo avrebbe spinto la testa di uno dei minori nel piatto, arrivando a cronometrare il tempo impiegato e ad imporre di finire di mangiare entro un certo lasso di tempo oltre il quale avrebbe impedito l’incontro con il padre naturale o sarebbe scattata una punizione.
In una ulteriore circostanza, l’uomo avrebbe lanciato una bottiglia di birra, solo perché si era ghiacciata nel congelatore, contro uno dei due minori, che cadde prima a terra e poi venne colpito con calci, pugni e schiaffi. Per aver piegato male degli indumenti, un minore subì il lancio di un comodino e, in un altro episodio, all’età di 8 anni, per aver lavato male i piatti, venne colpito all’avambraccio destro dal lancio di un tagliere. In tale circostanza la madre, presente, non fece nulla.
In un ulteriore episodio, mentre si trovavano a tavola, non condividendo le modalità con cui uno dei minori stava sbucciando una mela, l’uomo lanciò un coltello che lo attinse al capo facendolo sanguinare affermando poi che sarebbe stato meglio colpirlo alla fronte in modo da ucciderlo una volta per tutte.
Per l’accusa, entrambi avrebbero quotidianamente umiliato i minori, come nell’episodio in cui l’uomo, dopo aver messo un piatto a terra, disse ad uno dei minori di mangiare a terra come un cane poiché non degno di stare a tavola. Anche in tale circostanza la madre, pur presente, non fece nulla. Alla coppia si contestava anche l’aggravante di aver commesso il fatto ai danni di persone minori di anni diciotto. Entrambi erano inoltre imputati di lesioni aggravate per aver causato lesioni personali attraverso pugni, schiaffi e bastonate.

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