E’ cominciata oggi anche in Calabria la stagione dei saldi invernali che terminerà il prossimo 6 marzo. L’Ufficio Studi di Confcommercio Calabria ha stimato che i cittadini calabresi spenderanno 110 euro a testa negli acquisti in saldo, in crescita del 10% rispetto allo scorso anno.
Una finestra di vendite che il presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni, accoglie confidando nel fatto che i saldi di “maglieria, pantaloni, giacconi, scarpe e accessori” saranno “ora più che mai oggetto dei desideri per via dei prezzi che non hanno subito aumenti come invece in altri settori che hanno risentito dell’inflazione. Con queste premesse, stimiamo una crescita dei saldi di oltre il 10%, che sarà più utile alla liquidità piuttosto che ai guadagni”, vista la partita dall’ottica degli esercenti.
La Confcommercio ricorda anche alcuni punti che riguardano il rapporto tra venditori e clienti:
Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.