“La carenza di organico della sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Catanzaro rischia di compromettere l’importante lavoro che quell’Ufficio svolge per contrastare una delle mafie più potenti e pericolose del pianeta”. E’ quanto afferma in una nota la senatrice Margherita Corrado del Gruppo misto che assieme al presidente della Commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra e ai senatori Luisa Angrisani, Bianca Laura Granato ed Elio Lannutti ha presentato un’interrogazione ai ministri della Giustizia e dell’Interno.
“A norma di legge, infatti – prosegue Corrado – l’organico delle sezioni di Pg dev’essere costituito da un numero di unità non inferiore al doppio dei magistrati previsti nell’organico delle singole Procure della Repubblica. Per le Procure distrettuali il rapporto dev’essere, invece, almeno il triplo. Ciò nonostante, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, dopo che il numero dei magistrati è salito negli ultimi anni a 27, resta ben lontana dal poter vantare gli 81 investigatori previsti. Il primo febbraio 2020, all’apertura dell’Anno giudiziario, il Procuratore aveva fatto istanza di aumento degli organici, anche in riferimento alle sezioni di Pg, direttamente al rappresentante del Ministro della Giustizia, Mario Di Iorio, e di nuovo si era espresso in tal senso il 28 settembre, in occasione delle audizioni svolte a Catanzaro dalla Commissione parlamentare d’inchiesta cosiddetta ‘Antimafia’”.
“Ad oggi, però – prosegue la parlamentare – sembra che un altro biennio sia trascorso invano. Per questa ragione abbiamo presentato questa interrogazione per sapere ‘con quale frequenza, secondo quali criteri e con quali garanzie di trasparenza ed efficienza sono definiti e gestiti i numeri del personale di Polizia Giudiziaria; come possano giustificare, a due anni di distanza dalle richieste esplicite del Procuratore di Catanzaro, il mancato completamento della pianta organica nella sezione di PG di un Distretto la cui delicatezza e importanza sono perspicue, nel panorama nazionale”.
E ancora: “se non ritengano opportuno promuovere un’indagine interna volta a comprenderne le ragioni di una situazione che pregiudica gravemente l’attività di PG dove tra l’altro si sta svolgendo il più significativo processo alla ‘ndrangheta mai celebrato”.
(Ansa)