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giovedƬ, 6 Febbraio, 2025
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Jobs, Gates e Musk: i segreti della Silicon Valley nel libro di Kara Swisher

(Adnkronos) – "Mi sono ritrovata a fissare una scultura di ghiaccio di una donna i cui seni gocciolavano White Russian, un cocktail a base di crema e Kahlua. [Era] il baby shower organizzato dal fondatore di Google Sergey Brin e sua moglie Anne Wojicki (ad di Youtube, ndr), che aspettavano il loro primo figlio". Comincia cosƬ uno dei racconti di Kara Swisher, la piĆ¹ importante giornalista tech americana, che in 'Burn Book' condensa i 30 anni che hanno messo la Silicon Valley al centro del mondo. A quella festa di San Francisco, tutti gli ospiti (tranne lei e il futuro governatore della California, Gavin Newsom) erano stati costretti a indossare pannoloni per adulti o tutine da neonati. Inclusa Wendi Deng, allā€™epoca moglie di Rupert Murdoch.Ā Il libro ĆØ pieno di storie gustose, spesso condivise con Walt Mossberg, decano del mondo tecnologico americano e suo mentore e socio. ā€œAvrebbe dovuto scrivere lui la sua autobiografia. Quando ha deciso di non farlo, ho capito che toccava a meā€, ha raccontato Swisher nel suo podcast. Al momento ne presenta due ā€“ Pivot e On ā€“ dopo aver lavorato per Washington Post, Wall Street Journal, New York Times, e aver organizzato conferenze di successo e fondato varie societĆ  editoriali, tra cui All things D e Recode.Ā Quattro figli, ĆØ stata a lungo sposata con una dirigente di Google, mentre ora vive a Washington con la sua seconda moglie, che scrive per il ā€œPostā€: ā€œDovevo allontanarmi dalla Silicon Valley, ero diventata una creatura di quel postoā€, ammette nel libro. Che parte da un concetto: ā€œIt was capitalism, after allā€, in fin dei conti, era capitalismo. Ai fondatori dei giganti digitali piace raccontarsi come pionieri e visionari, in missione per rendere il mondo un posto migliore. E invece sono i soldi, sempre i soldi, il motore di tutto. Per lā€™autrice, a sua volta unā€™imprenditrice digitale (copyright Ferragni), arricchirsi non ĆØ un male, solo non sopporta piĆ¹ di sentirsi raccontare la favola dellā€™imprenditore illuminato. Ā Anche perchĆ© lei li conosce e li ha raccontati tutti, alcuni dallā€™inizio della loro avventura: Swisher visitĆ² il mitico garage di Google, fu tra le prime a intervistare Mark Zuckerberg (facendolo sudare in modo imbarazzante sul palco), ha raccontato lā€™ascesa di Elon Musk dalla ā€œPaypal Mafiaā€ allā€™acquisto di Twitter. I due, che erano amici, non si parlano piĆ¹. Il messaggio che le ha inviato, ā€œSei una stronzaā€, ĆØ sulla quarta di copertina insieme agli elogi del magnate dei media Barry Diller e di Marc Andreessen, re dei venture capitalist. Mentre al centro del libro si puĆ² sfogliare una galleria di foto che sembra lā€™annuario del potere tech americano. Ā ā€œBurn bookā€, nel film Mean Girls, ĆØ il quaderno su cui le studentesse del liceo scrivono cattiverie anonime sulle loro compagne. E in effetti molti fondatori sono descritti come degli eterni adolescenti incapaci di gestire il successo strepitoso delle loro creature. Non mancano perĆ² i ā€œbuoniā€ : Marc Cuban, che nel 1999, prima bolla di internet, vendette il suo Broadcast.com a Yahoo per 5,7 miliardi e da allora si ĆØ messo a fare lā€™investitore; Mark Benioff, fondatore di Salesforce ed editore di Time; Evan Spiegel di Snap; Brian Chesky di Airbnb; Kevin Systrom di Instagram, Reid Hoffman di Paypal e LinkedIn. E poi ci sono i manager della seconda ondata, Sundar Pichai di Alphabet-Google, Tim Cook di Apple e Satya Nadella di Microsoft.Ā Un posto speciale ĆØ riservato a Steve Jobs, personaggio dal carattere difficile che negli ultimi anni di vita aveva perso la crudeltĆ  ma tenuto il sarcasmo. Nel 2007 lei e Mossberg lo portarono sul palco della loro conferenza prima da solo e poi in una storica intervista doppia con Bill Gates. Solo che Jobs, nellā€™uno-a-uno con Mossberg, aveva risposto cosƬ alla domanda sul successo di iTunes, un software Apple, anche tra chi usava Windows: ā€œSƬ, riceviamo lettere e biglietti da gente che ci dice che ĆØ la loro applicazione preferita. ƈ come dare un bicchiere di acqua fresca a qualcuno che sta allā€™infernoā€. Swisher imprecĆ² tra i denti: se Windows ĆØ ā€œlā€™infernoā€, Gates ĆØ Satana. La notizia della frecciata arriva subito al fondatore di Microsoft, che inizia ad agitarsi nel backstage. Ā Poco prima di andare tutti e quattro in scena, si ritrovano per una breve riunione con agli organizzatori. Che fanno a Gates una domanda su una sua societĆ , e lui sbotta: ā€œPerchĆ© dovrei saperlo? Io gestisco lā€™infernoā€. Il gruppetto resta paralizzato, ma non Jobs, che teneva in mano una bottiglietta dā€™acqua molto fredda e coperta di condensa. ā€œLascia che ti aiutiā€, disse scherzoso. CosƬ rompendo il ghiaccio che lui stesso aveva creato. Ā Quattro anni dopo, Jobs morƬ per un tumore al pancreas. La sorella Mona Simpson descrisse cosƬ i suoi ultimi momenti: ā€œPrima di partire definitivamente ha guardato sua sorella Patty, poi a lungo i suoi figli, poi la compagna Laurene e poi dietro di loro, sopra le loro spalle. Infine disse: ā€˜OH WOW. OH WOW. OH WOWā€™ā€. Scrive Swisher: ā€œIl consumato performer e il piĆ¹ grande showman della tecnologia era morto con lo stile che gli si addiceva. In termini di addii, ā€˜just-one-more-perfect-thingā€™. Come i prodotti Apple, le ultime parole di Jobs sono state al tempo stesso minimali e meraviglioseā€.Ā —internazionale/[email protected] (Web Info)

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