Chi l’ha detto che durante una pandemia il turismo muore? A dimostrare il contrario c’è l’idea di Lorenzo Boseggia, che con la sua associazione Kalabria Trekking ha inventato un percorso nei luoghi naturali più belli della regione. Nato un anno fa, si chiama “Kalabria coast to coast” e propone itinerari oggi rivolti, dato il periodo di emergenza, a gruppi ristretti di massimo 14 persone. In tre giorni gli escursionisti sono invitati a scoprire 55 chilometri di territorio calabrese tra i mari Ionio e Tirreno attraversando boschi, oasi naturali, centri storici e aree rocciose e selvagge. Partendo da Soverato e terminando questo viaggio affascinante a Pizzo si visitano chiese e monumenti insieme a luoghi incontaminati come il lago Angitola, le Preserre e la piana di Sant’Eufemia. Boseggia, che è lombardo di nascita ma vive da venticinque anni a Vibo, ha organizzato questo percorso in collaborazione con tour operator, agriturismi e B&B, offrendo agli escursionisti la possibilità di essere accompagnati da guide e di fare il tragitto in bici o mountain bike (anche da remoto), ma anche di usufruire di navette da e per l’aeroporto e di un servizio di deposito bagagli. La situazione delicata dovuta al rischio Covid è gestita grazie alla rete creata con l’ospitalità diffusa e la gente del territorio, che fa ben sperare Boseggi di poter garantire l’attività tutto l’anno. Le premesse positive ci sono tutte: dopo il buon riscontro dello scorso anno con 500 partecipanti, anche in questa primavera “Kalabria coast to coast” sta facendo registrare un boom prenotazioni.
Kalabria coast to coast, tanti turisti scelgono il percorso di trekking tra Ionio e Tirreno
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