Klaus Davi nuovamente oggetto di attività in qualche modo minatorie ai suoi danni. Stavolta, si potrebbe pensare, in relazione alla sua attività politica che l’ha portato a essere uno dei nove candidati alla sindacatura di Reggio Calabria… Invece no, anche in questo caso il nodo sta nei suoi servizi giornalistici in materia di ‘ndrangheta e affini, che gli avrebbero procurato una «pioggia di querele e diffide temerarie».
In particolare, fa sapere il giornalista e massmediologo, «ne sono arrivate tre in poche ore da parte di tre presunti esponenti della ‘ndrangheta. Ma le reggine e i reggini devono sapere che non mi fermo», puntualizza Davi.
Al centro dei servizi giornalistici materia del contendere, «presunti reati d’estorsione e la solita eterna vicenda delle Ferrovie e degli operai truffati. Il reato dell’estorsione colpisce oltre 500 commercianti solo a Reggio ogni giorno – puntualizza il candidato sindaco della città dello Stretto –. Noi diciamo: no! Basta!».
E domani seguiranno altri particolari, nel corso della già programmata conferenza stampa per la presentazione ufficiale della lista a supporto della sua “corsa” elettorale.
Klaus Davi, “querele a pioggia da esponenti della ‘ndrangheta. Ma non mi fermo”
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