Adesso è ufficiale: la Calabria è zona rossa per l’emergenza Covid. Dopo le indiscrezioni delle ultime ore, la Calabria entrerà in semi lockdown da venerdì 6 novembre insieme a Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta.
A comunicarlo è stato il primo ministro Conte durante una apposita conferenza stampa preannunciando un decreto Ristori 2 per venire incontro alle esigenze economiche dei vari territori.
“Tutte le nuove misure previste dall’ultimo Dpcm – quelle riservate alle aree gialle, arancioni e rosse – saranno in vigore a partire da venerdì 6 novembre”. E’ quanto spiega Palazzo Chigi sottolineando che “lo ha deciso il governo per consentire a tutti di disporre del tempo utile per organizzare le proprie attività”.
“Rispetto alle persone contagiate sale il numero degli asintomatici, diminuisce in percentuale il numero di persone ricoverate ma c’è l’alta probabilità che molte regioni superino le soglie delle terapie intensive e mediche”, ha detto il premier Conte. “Se introducessimo misure uniche in tutta italia produrremmo un duplice effetto negativo, non adottare misure veramente efficaci dove c’è maggior rischio e imporremo misure irragionevolmente restrittive dove la situazione è meno grave”.
“Se introducessimo misure uniche in tutta italia produrremmo un duplice effetto negativo, non adottare misure veramente efficaci dove c’è maggior rischio e imporremo misure irragionevolmente restrittive dove la situazione è meno grave”.
“Nell’area gialla, con criticità moderata, rientrano Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia.-Romagna. Lazio, Liguria”.
Anche Toscana, Molise, Marche, Sardegna e Friuli Venezia Giulia rientrano nell’area gialla.
“Nell’area arancione, con criticità medio alta, ci sono Puglia e Sicilia”.
CALABRIA ZONA ROSSA – ECCO COSA ACCADE
“Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle D’Aosta rientrano nell’area rossa”, ha spiegato il premier Giuseppe Conte.
Ricordiamo che per le zone rosse è Vietato ogni spostamento, anche all’interno del proprio comune, salvo per motivi di lavoro e necessità. Di conseguenza non ci si potrà muovere di comune in comune. Chiudono bar e ristoranti, ma l’asporto è consentito fino alle 22. Nessuna restrizione per consegna a domicilio. Chiudono i negozi esclusi beni alimentari, tabaccherie, farmacia, parafarmacie, parrucchieri e barberi. Chiudono i centri estetici. Smart working nel pubblico impiego, se non per mansioni indifferibili Restano aperte solo le scuole dell’infanzia, le elementari e la prima media. Università a distanza, con poche eccezioni Sospesi concorsi pubblici, privati e abilitazioni professionali (Esclusi quelli del ramo sanitario). Sospese tutte le competizioni sportive escluse quelle d’interesse nazionale. Sospesa ogni attività nei centri sportivi.Attività motoria nei pressi della propria abitazione. Attività sportiva solo individuale e all’aperto. Riempimento di mezzi di trasporto fino al 50%.
Il monitoraggio durerà due settimane, dopo delle quali le misure potrebbero essere allentate.
Il Dpcm, altrimenti, ha valenza fino al 4 dicembre. Conte ha, inoltre annunciato nuovi ristori per le innumerevoli attività che saranno fermate dalle misure
“Le ordinanze del ministro della Salute non saranno arbitrarie o discrezionali perché recepiranno l’esito del monitoraggio periodico effettuato congiuntamente” con i “rappresentanti delle Regioni”, ha sottolineato Conte in conferenza stampa in tv.
“Già questa settimana porteremo in Consiglio dei ministri, dovremo farcela già domani sera, un nuovo decreto legge” per i ristori.