Reggio Calabria – “Già da circa un mese abbiamo oscurato dalla piattaforma digitale Youtube il videoclip ‘U Latitanti’ e gran parte dei titoli di questo genere musicale, in risposta alla distorsione comunicativa a seguito del caso” di Teresa Merante “del genere ‘Canti di Malavita’”. E’ quanto si legge in una nota della casa discografica Elca Sound.
“Ci teniamo a precisare – prosegue la nota – che questa censura non ci è stata inflitta da nessun organo ma è stata una nostra iniziativa (non se ne può più di tutti gli attacchi e le offese su questo genere di musica…) poiché la casa discografica Elca Sound di Reggio Calabria, rappresenta da più di 40 anni un importante testimonianza di produzione di musica popolare, con ampi spazi dedicati alle figure più rappresentative del panorama musicale folk Calabrese e tanto spazio dato come produzione e distribuzione di artisti e band di musica etnica calabrese. Basta solo consultare il sito web e tutte le piattaforme digitali per rendersene conto. Tutto nasce da Teresa Merante, cantante folk Calabrese molto seguita sui social da ogni parte del mondo, da una canzone e da una diatriba politica tra opposti schieramenti al comune di Nicotera, location di un videoclip autorizzato dal Sindaco, che testimonia una canzone dal titolo ‘Bon Capudannu’. Parte la passerella mediatica delle polemiche, contro la cantastorie calabrese ed il suo augurio ‘universale’ rivolto anche ai carcerati, fino a sconfinare in seguito ad etichette di ‘cantante della malavita’, favoreggiamento alla mafia e tante altre definizioni, causate da una tradizione popolare folk dei ‘Canti di malavita’, un genere di musica folk che si ascolta sin dagli anni 70/80 e che sono anche diventate colonne sonore di film importanti”.
La casa discografica calabrese precisa: ‘distorsione comunicativa’, abbiamo deciso noi
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