Nuovi finanziamenti per le imprese, soluzioni per gestire la transizione digitale nel lavoro, il futuro della Formazione ed un nuovo piano di igiene industriale. Sono queste le principali novità in tema di sicurezza sul lavoro annunciate nel primo giorno di lavori del Safety Expo 2022, l’evento di riferimento in Italia sulla salute e sicurezza sul lavoro e sulla prevenzione incendi che, il 21 e 22 settembre, è tornato in scena alla Fiera di Bergamo dopo due anni di pausa forzata a causa della pandemia.
Il Safety Expo, che ha visto la partecipazione straordinaria e concreta di istituzioni, associazioni, operatori ed esperti del settore, e innumerevoli professionisti, ha messo in luce i principali obiettivi dell’iniziativa, che sono quelli – sottolinea Sebastiano Guzzi, Vice Presidente Nazionale Unilavoro Pmi – che diffondiamo attraverso la cultura e la formazione: promuovere la cultura della sicurezza, proporre programmi di formazione accreditata, diffondere informazioni e normative, presentare soluzioni e progetti adeguati, favorire il confronto e lo scambio di idee.
La cultura della sicurezza – prosegue Guzzi- è diventata un’emergenza. Esistono imprese ed aziende dove la sicurezza latita. Queste realtà imprenditoriali, evidenzia con rammarico, sono caratterizzate da violazioni diffuse delle norme e delle procedure previste per le attività routinarie e non, dal mancato rispetto del sistema di gestione Sicurezza dell’azienda, dalla gestione del management che dà priorità alla produzione e al contenimento dei costi piuttosto che alla sicurezza. Queste leggerezze, che sono vere e proprie azioni illecite, continua Guzzi, favoriscono comportamenti irresponsabili, imprudenti e sconsiderati.
Dello stesso avviso, la Dott.ssa Catia Pulice Amministratore Unico di Al Business, nota società di consulenza che opera a Lamezia Terme nel settore della sicurezza nei luoghi di lavoro, della formazione, dell’ambiente, e del marketing. Pulice riconosce gli errori ed i limiti di certi sistemi e ribadisce l’importanza di trasmettere la cultura della sicurezza. In ogni azienda, sottolinea, è predominante il ruolo dei manager. Questi, che hanno una responsabilità abnorme, devono avere la capacità di esercitare una leadership efficace nell’azione per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Muovendo dalla necessità di determinare condizioni ottimali, devono sviluppare pratiche volte a coinvolgere direttamente il personale, sia nelle varie attività di gestione, sia nell’applicazione delle regole e delle procedure.
Questo stile di leadership si deve concretizzare, innanzi tutto- continua Pulice- nel riconoscimento dell’importanza della sicurezza e tutela della salute, e nell’integrazione della stessa tra i valori ed i principi che guidano i comportamenti dell’azienda, sostenendola costantemente. L’obiettivo prioritario è quello di azzerare il verificarsi degli incidenti e quello di salvaguardare l’integrità degli asset. La cultura della sicurezza è diventata un’emergenza. A conferma di questa straziante realtà, sono i fatti di cronaca. Troppi incidenti, molti dei quali anche mortali. Non è plausibile, né giustificabile in alcun modo. Bisogna fare di più. Oltre alla formazione, che è il primo passo, bisogna informare dettagliatamente, e poi addestrare all’uso corretto e scrupoloso dei macchinari e dei dispostivi di sicurezza.
Le aziende vanno seguite scrupolosamente, informate, aggiornate e monitorate costantemente, in modo da contenere rischi e incidenti e massimizzare i livelli di salute e sicurezza. Alla base di tutto, come sempre detto e ribadito- conclude Pulice- vi deve essere dunque, come priorità, la cultura della sicurezza e la diffusione del suo valore imprescindibile, fra dipendenti, contrattisti e stakeholder.