«La carne non è tutta uguale». Questo recita uno spot pubblicitario di un macelleria che ha come immagini due lati b femminili, uno evidentemente perfetto e l’altro invece con piccole, normali, imperfezioni. La buccia d’arancia sul posteriore di una donna la rende quindi meno attraente, secondo il messaggio che si vuole lanciare, facendo intendere inoltre che il corpo femminile è solo un pezzo di carne.
La pubblicità apparsa a Riccione ha subito provocato diverse reazioni, la maggior parte non proprio positive. La foto del cartellone è stata pubblicata sui social dove è stata presa di mira dagli utenti che l’hanno definita “disgustosa”, “imbarazzante” e “sessista”.
Un post recita: «Pezzi di corpi di donna (sederi, nello specifico) paragonati a carne da macelleria, con disgustoso condimento di body shaming. Anno nuovo, stessa misoginia».
Perché è proprio di quello che si tratta. Non solo è di pessimo gusto paragonare un corpo femminile a un semplice pezzo di carne, ma ancora di più lo è mostrare le imperfezioni fisiche facendole passare come non accettabili e quindi da scartare.
Il proprietario della macelleria ha compreso la deifallance e ha chiesto pubblicamente scusa: «Chiedo scusa. Rimuoverò al più presto il manifesto. Non volevo offendere la sensibilità di nessuno e tanto meno quella delle donne».
(Leggo.it)