“La mamma segnava sul calendario i giorni degli stupri”

Scriveva sul calendario i giorni in cui la figlia, di soli 12 anni avrebbe doveva subire gli stupri. “Vivevo con mamma e il suo fidanzato, nello Spezzino, avevo 12 anni quando il mio patrigno ha iniziato ad abusare di me”, il tutto avveniva sotto gli occhi della madre. Gli abusi sono andati avanti fino a quando la ragazzina non ha compiuto i 18 anni. I dettagli sono emersi proprio nel processo che ha visto infliggere la pena di dieci anni di carcere per la madre, stessa condanna per il compagno della donna, un quarantenne che, in alcuni periodi, divideva il letto con l’adolescente, e 4 anni invece per il padre naturale: anche lui, aveva abusato di lei. La ragazzina aveva avuto il coraggio di denunciare gli abusi mentre si trovava in ospedale a Lavagna. I tre imputati, che hanno chiesto il processo con rito abbreviato potendo così contare su un sconto di un terzo della pena, sono stati arrestati circa un anno fa, ma oggi sono liberi in attesa che la sentenza venga confermata anche in secondo e terzo grado.