Il silenzio della professoressa Cinzia Paolina De Lio, 54 anni, originaria di Reggio Calabria, – secondo quanto riporta il Corriere.it – è stato rotto dall’invio di due comunicati stampa in cui la docente nega di essere stata destituita dall’insegnamento e di essere stata assente per 20 anni sui 24 di cattedra. La docente aveva insegnato storia e filosofia nel liceo Veronesi a Chioggia (Venezia).
Le numerose proteste degli studenti in merito ai lunghi periodi di assenza e al suo metodo di insegnamento avevano spinto il dirigente scolastico a segnalare il comportamento di De Lio al Miur che, dopo aver eseguito delle ispezioni nel 2015 e nel 2016, aveva deciso di sospendere la docente dall’incarico. Dal 2018 a oggi si è succeduto un lungo iter processuale che ha portato la Corte di Cassazione (con il verdetto 17897 della Sezione Lavoro) a concedere al Miur la destituzione dell’incarico della professoressa.
Dopo il verdetto della Corte, la docente non aveva voluto rilasciare nell’immediato delle dichiarazioni sulla sua situazione processuale. Ora però De Lio ha deciso di parlare e di raccontare il suo punto di vista. Innanzitutto ha voluto precisare che lei non sarebbe mai stata destituita dal suo incarico. «Quanto si legge nella sentenza di Cassazione è totalmente non rispondente a verità fondata in diritto – spiega De Lio -. Non vi è alcun cenno della parola “destituzione” nella sentenza di primo grado, ma appare per la prima volta dal nulla nella sentenza d’appello, poi pedissequamente riportata in quella di Cassazione: ne deriva l’assenza di qualsivoglia fondamento giuridico procedurale».
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