In seguito alle scosse che hanno interessato la Calabria, nella notte del 17 Marzo, la Protezione Civile ha chiarito il ruolo dello Stromboli: “Sequenze di questo tipo sono comuni in Calabria, regione ad altissimo rischio sismico. Ad oggi non è possibile fare previsioni puntuali sui terremoti (ovvero la scienza non è in grado di fare una “previsione deterministica”: stabilire “il giorno, l’ora ed il punto in cui avverrà un terremoto di magnitudo x”). Ma, sulla base della sismicità storica e di dettagliati studi geologici, sono state prodotte le mappe di pericolosità sismica che danno la probabilità che un certo tipo di terremoto avvenga in un’area in intervallo di tempo. Quindi non sappiamo con esattezza quando, ma sappiamo dove è maggiormente probabile il prossimo sisma…. basta e avanza per fare scelte di riduzione del rischio sismico”. “Riguardo a un possibile collegamento con l’attività vulcanica dello Stromboli, di cui si legge su alcuni media, si precisa che il vulcano è in costante attività e non ha mostrato nessuna anomalia del suo comportamento negli ultimi giorni. Inoltre, la distanza tra la zona sismica attiva al momento e il vulcano è di circa 80 km, una distanza molto grande per ipotizzare un collegamento di qualche tipo tra i due fenomeni.
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