Catanzaro – “Con riferimento ad un audio-messaggio diffuso in data odierna, ripreso anche sui media, di un sedicente operatore del 118 che denuncia “…. i giochini che stanno facendo alla regione Calabria per non processare i tamponi che vengono eseguiti alle migliaia di persone che sono rientrate in questi ultimi giorni dal nord…..”, la Regione Calabria evidenzia che si tratta di notizie false e tendenziose, manifestamente infondate e tese a denigrare l’immagine di una regione che, invece, ha risposto brillantemente all’emergenza coronavirus”.
E’ quanto si legge in una nota in cui si aggiunge “In realtà, ad oggi sono circa 1.500 in tutta la Regione i tamponi in corso di lavorazione, così ripartiti: 500 circa presso il Pugliese, 500 all’ASP di Reggio Calabria e 500 presso la Centrale Operativa del 118 dell’ASP di Cosenza. Tutti i campioni risultano custoditi sulla scorta della circolare del Ministero della Salute del 22 gennaio 2020, che prevede la conservazione degli stessi fino a 5 giorni ad una temperatura di 4°. Si evidenzia, altresì, che i laboratori di microbiologia accreditati dalla Regione stanno processando quotidianamente circa 1.300 tamponi, con una media di 10.000 a settimana. Finora risultano processati oltre 45.000 tamponi. L’importante numero di rientri dalle altre Regioni, avvenuti nella scorsa settimana, ha comportato un impegno ulteriore dei laboratori che riusciranno a garantire, comunque, il rispetto dei tempi previsti dalla circolare ministeriale del 22.1.2020. In ogni caso il Dipartimento Tutela della salute- si legge ancora nella nota della Regione – ha già provveduto ad informare le competenti autorità giudiziarie al fine di valutare l’esistenza di eventuali ipotesi di reato, anche rispetto al procurato allarme”.
Fin qui la nota della Regione Calabria che, comunque, non spiega quanti tamponi sono attualmente “congelati”, quando sono stati effettuati, a quali persone, in quali Comuni e in quali giorni. Domande che meriterebbero, di certo, una risposta chiara anche al fine di sgombrare il campo da speculazioni, illazioni e false notizie.
N.B. Secondo le disposizioni Gruppo di Lavoro ISS Diagnostica e sorveglianza microbiologica COVID-19: I campioni devono essere inviati immediatamente al laboratorio o in alternativa possono essere conservati in frigo (+4°C) per un tempo inferiore a 48 ore. Se il campione non può essere processato entro 48 ore va conservato a –80°C. (ndr)