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giovedì, 19 Settembre, 2024
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La sanità della nostra Regione è la peggiore d’Italia. Il monitoraggio dei LEA boccia le tre macro-aree di assistenza

I calabresi, purtroppo, se sono accorti da molti anni. Ora dal Ministero della salute arriva la conferma anche analitica. La sanità della nostra Regione è la peggiore d’Italia. Secondo l’ultimo monitoraggio del ministero riferito ai Livelli essenziali di assistenza (LEA) la Calabria ottiene i peggiori punteggi. I dati sono stati elaborati a cura dell’Ufficio 6 della Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute.

Nello specifico (punteggi indicatori CORE-calcolati a scopo informativo): Per l’area prevenzione: 32,37; Per l’area distrettuale: 48,18; Per l’area ospedaliera: 48,44. Come si evince la Calabria ha riportato, in tutte le macro-aree, un punteggio inferiore a 60 (la soglia della sufficienza).
Il 2020, come purtroppo sappiamo, è stato caratterizzato dall’emergenza sanitaria dovuta pandemia di COVID-19 che ha devastato l’Italia e non solo. Il 1° Gennaio dello stesso anno, per il monitoraggio dell’erogazione dei LEA, ovvero che tutti i cittadini italiani ricevano le cure e le prestazioni rientranti nei Livelli essenziali di assistenza, è stato istituito il Nuovo Sistema di Garanzia (NSG).

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Operativo, appunto, da inizio 2020 è entrato in vigore grazie al DM 12 marzo 2019, aggiorna il Sistema di Garanzia introdotto nel 2000 e rappresenta una svolta significativa nelle metodologie di monitoraggio dei LEA, inoltre sostituisce la cosiddetta “Griglia LEA”, in vigore fino al 2019.
Nel risultato del monitoraggio dati per le tre macro-aree di assistenza (prevenzione, distrettuale e ospedaliera) sono emerse molteplici criticità, in particolar modo come abbiamo anticipato, in Calabria, che ha riportato, in tutte le macro-aree, un punteggio inferiore a 60 (la soglia della sufficienza). In sua compagnia, sotto la sufficienza, troviamo anche Liguria, Abruzzo, Molise e Sicilia (in una macro-area) e Campania, Basilicata, Valle d’Aosta, Provincia autonoma di Bolzano e Sardegna (in due macro-aree).
Giuseppe Notarianni

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