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martedì, 26 Novembre, 2024
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Lamezia: “Attendo da 7 giorni a casa l’esito del tampone molecolare, ma si può?”

Lamezia Terme – “Attendo da sette giorni l’esito del tampone molecolare, lo attendo in un appartamento, isolato da mia moglie e i miei figli che stanno in un altra casa, senza poter uscire, senza poter programmare il mio lavoro e, soprattutto, senza sapere se anche la mia famiglia dovrà continuare a fare questa ‘reclusione’ oppure potrà riprendere la sua normale vita”. E’ questo lo sfogo di un lettore di calabrianews che chiameremo per comodità Antonio.

Ci racconta di essere risultato positivo ad un tampone rapido lo scorso 28 dicembre, di aver contattato come da prassi il suo medico e che questi ha comunicato ai competenti dipartimenti dell’Asp la situazione. Nonostante la grande ressa, il 31 dicembre dopo circa quattro ore di fila in auto, è riuscito a sottoporsi al tampone molecolare presso il drive-in situato nell’area del vecchio ospedale civile (nella foto di oggi). Da allora è in attesa di conoscere l’esito del test. Antonio ha già avuto quasi un anno fa il covid ed è vaccinato con doppia dose da quattro mesi per cui dice “io sto rispettando insieme ai miei cari ogni minima disposizione di sicurezza perchè sappiamo bene quanto può essere insidiosa per la salute la variante Omicron, lo faccio per rispetto delle regole e perchè è giusto non mettere a rischio nessun altro”.

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

Antonio – parlando con calabrianews- non nasconde la sua frustrazione. “Mi chiedo, però, a giudicare dalle centinaia di persone positive di queste ultime settimane, in quanti stanno facendo quello che faccio, in quanti possono permettersi di isolarsi, di non andare al lavoro, di non poter dare supporto magari a genitori anziani o a disabili. Comprendo che la situazione ormai è tracimata ma mi chiedo anche come sia possibile che a quasi due anni di distanza la sanità calabrese sia ancora in questo stato se non, addirittura, peggiorata in termini di assistenza e capacità di rispondere ad un’emergenza ampiamente prevedibile”.

“Ho provato, ovviamente, a contattare gli uffici dell’Asp di Catanzaro per avere notizia – prosegue nel racconto – ma c’è bisogno di dirlo, non risponde nessuno. Tutti noi sappiamo bene, purtroppo e non da oggi, quanti danni hanno provocato anni e anni di smantellamento del sistema sanitario calabrese che non può contare, nella stragrande maggioranza dei casi, nè su strutture moderne ed efficienti, nè su un adeguato numero di personale. Tutto ciò, comunque, non esime chi ha la responsabilità di gestire questa vera emergenza sanitaria e sociale dal mettere in atto ogni azione utile a rispondere alle esigenze dei cittadini”.

E adesso? Gli chiediamo. “Adesso, che posso fare, devo solo sperare che la situazione si risolva al più presto, che finalmente qualcuno mi faccia avere l’esito del tampone molecolare e che, ultima beffa, mi si permetta di aggiornare il super green pass. Io sono asintomatico e vaccinato con doppia dose da 120 giorni, per cui fra 3 giorni (visto che già è trascorsa una settimana) mi sottoporrò ad un nuovo tampone antigenico e terminerò il prescritto periodo di quarantena. Sono, purtroppo, pessimista su quello che mi aspetta. Come potrò avere aggiornato il super green pass se, ancora ad oggi, non risulta nessun atto ufficiale della mia positività e come potrò fare la terza dose booster? Insomma- chiosa con amarezza il nostro lettore -, pensavo che finito l’isolamento fosse passata questa ‘bufera’ personale, invece mi rendo conto che dovrò affrontarne a breve un’altra ancora più difficile: quella con la burocrazia affinchè io possa riprendere la mia normale vita familiare e professionale”.

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