Nella serata dell’8 giugno, personale del Commissariato P.S. di Lamezia Terme ha tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Lamezia Terme, P.L., pregiudicato, condannato per associazione mafiosa oltre che per resistenza a Pubblico Ufficiale, ex sorvegliato speciale, ex libero vigliato, inserito a pieno titolo in una cosca mafiosa operante a Lamezia Terme.
P. L. ĆØ stato tratto in arresto perchĆ© erano emersi nei suoi confronti gravi indizi di colpevolezza in relazione al reato di maltrattamenti in famiglia.
Infatti dalle indagini svolte dallāUfficio Anticrimine del Commissariato Lametino, sotto le direttive della Procura della Repubblica di Lamezia Terme,
ĆØ emerso che lāuomo aveva sottoposto la moglie a reiterate condotte vessatorie e prevaricatorie, consistenti in ingiurie, violenze fisiche e morali, tali da cagionarle sofferenze, privazione ed umiliazioni ed ingiuriandola va frequentemente. Durante la gravidanza aveva minacciato di buttarla giĆ¹ per le
scale e da ultimo, nel mese di maggio scorso lāaveva minacciata di ucciderla con una motosega.
Il Gip di Lamezia Terme, allāesito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, ha emesso il provvedimento di custodia
cautelare in carcere a seguito del quale P.L. ĆØ stato condotto nella casa circondariale, a disposizione dellāAutoritĆ giudiziaria.
Si tratta di un arresto effettuato in applicazione del cosiddetto āCodice Rossoā, normativa, particolarmente efficace, entrata in vigore nel luglio del 2019 a difesa delle donne contro la violenza di genere, che prevede una corsia privilegiata per alcuni tipi di reati, come i maltrattamenti in famiglia e lo stalking, che vedono come vittime, in primo luogo, le donne e fornisce particolare tutela alle fasce deboli.