Il gup del tribunale di Catanzaro, ha emesso 8 condanne (più alcune aziende) e tre assoluzioni nell’ambito del processo denominato “Quinta Bolgia”, dal nome dell’operazione condotta dalla procura antimafia di Catanzaro che a novembre del 2018 portò a 24 misure cautelari. Al centro dell’inchiesta dirigenti medici, infermieri, imprenditori nel settore delle onoranze funebri presso l’Asp di Catanzaro e il servizio di gestione delle autoambulanze e del trasporto del materiale sanitario all’interno anche dell’ospedale di Lamezia Terme e che portò anche al commissariamento per mafia dell’Asp di Catanzaro.
L’indagine portò alla luce una presunta associazione a delinquere di stampo mafioso, collegata con i reati di turbata libertà dell’industria o del commercio, frode nelle pubbliche forniture, illecita concorrenza con minaccia o violenza, abuso di ufficio, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, peculato, induzione indebita a dare o promettere utilità, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio. Oggi, nel processo con rito abbreviato, il gup di Catanzaro ha emesso sentenza di condanna per Giuseppe Perri, ex direttore generale dell’Asp di Catanzaro con una pena di 8 mesi (escluse le aggravanti mafiose), Franco Antonio Di Spena, 2 anni e 8 mesi, Pietro Putrino a 11 anni, Ugo Bernardo Rocca a 9 anni e 2 mesi, Diego Putrino (54 anni) condannato a 9 anni e 6 mesi, Diego Putrino (34 anni) condannato a 9 anni e 6 mesi, Silvio Rocca a 10 anni e 6 mesi e Vincenzo Torcasio a 9 anni e 4 mesi. Condanna al pagamento della sanzione pecuniaria di 206mila euro per 4 società: Pietà Putrino, Croce Rosa Putrino, Putrino Service e Rocca servizi. Sono stato invece assolti gli infermieri Roberto Frank Gemelli e Sebastiano Felice Corrado Mauceri e Giuseppe Pugliese, ex direttore amministrativo dell’Asp di Catanzaro.
Il giudice ha ordinato anche la confisca della società Croce Rosa Putrino Srl con l’intero capitale sociale nonché il relativo complesso aziendale; la società Putrino Service Srl con sede a Lamezia e l’intero capitale sociale e disposto anche il risarcimento per le parti civili. Risarcimento anche per la Regione Calabria, Comune di Lamezia, Associazione Antiracket Lamezia e Asp di Catanzaro da liquidarsi in 20mila euro per ciascuna di esse.
