Lamezia Terme – Riceviamo da Antonio Sirianni (Direzione Provinciale PD Catanzaro) e pubblichiamo:
“In occasione dell’approvazione del Bilancio di Previsione nel settembre 2020, come segretario del Partito Democratico, dopo aver assistito ai lavori del Consiglio e alla dichiarazione del Sindaco che parlava ”di giornata storica per la città di Lamezia”, risposi a mezzo stampa, che più di giornata storica era opportuno parlare di giornata ”buia” per la democrazia e la politica della città di Lamezia. Mi riferivo all’attacco da parte del Sindaco e dall’Assessore al Bilancio nei confronti del Collegio dei Revisori dei Conti usando termini come ” Vergognatevi del Vostro operato”. Oggi come allora, leggendo le cronache di stampa in merito a quanto successo nell’ultimo Consiglio Comunale per l’approvazione di atti prodromici al bilancio di previsione 2023, la storia si ripete e, più che una farsa, diventa un dramma per il futuro di questa città.
Oggi come allora è mancato il numero legale nella prima convocazione, ieri fu l’attuale integerrimo Presidente del Consiglio che dichiarò che si sentiva ”ospite nella maggioranza”, oggi è la Consigliera Spinelli che prende le distanze.
Il motivo dello scontro, in fondo, è lo stesso: una diversa interpretazione su come imputare una posta di Bilancio. All’epoca era la sopravvenienza nel Bilancio della Multiservizi, oggi è la quota di disavanzo di gestione accertata nel rendiconto 2020, iscritta in spesa nel bilancio del 2022, nonché la quota di disavanzo da ricostruzione del Fondo Anticipo Liquidità, iscritta in spesa nel bilancio 2022, ma non recuperata. Così posta sembrerebbe un aspetto puramente tecnico, ma che nasconde un problema politico enorme.
Se passasse la tesi del Collegio dei Revisori di imputare l’intero importo al Preventivo 2023, il Comune non avrebbe, per questa ultima parte dell’anno, capacità di spesa e allora addio per questi ultimi mesi a sagre e quant’altro, rimarrebbero solo i Giganti di Varapodio dei quali se ne farebbe carico la Lamezia Europa che, dopo tredici anni, ha chiuso un bilancio in utile, forse miracolata delle visite pastorali che ha organizzato. Ma tornando al punto dello scontro, il Sindaco e soprattutto l’Assessore al Bilancio, dimenticano che il Collegio dei Revisori è un organo terzo di nomina Prefettizia e, un attacco così violento, è mancanza di rispetto istituzionale nei confronti di chi l’ha nominato.
Questo nervosismo nasce dalla bocciatura da parte dei Revisori del Consuntivo 2022 e dallo schema di preventivo 2023, i quali hanno dichiarato in entrambi ” la presenza di una situazione contabile in grande affanno”. In particolare, nello schema di preventivo 2023 segnalano l’ottimistica previsione delle entrate tributarie e delle Royalties e l’inadeguatezza dell’accantonamento del Fondo crediti di dubbia esigibilità, solo per citarne alcune. Possiamo dire che il ” il Re è nudo”, il Sindaco del rigore dei conti, che ogni sera chiude tutte le luci degli uffici per risparmiare, è soltanto nella fantasia dello stesso. D’altronde basta guardare il trend dei disavanzi degli ultimi 10 anni e vedere che gli importi più alti corrispondo agli anni di gestione Mascaro.
Di fronte a questo quadro l’opposizione di centro-sinistra, sia all’interno del Consiglio che al di fuori dello stesso, deve effettuare un cambio di passo, non ci si può limitare ai soliti comunicati stampa e sperare che questa amministrazione possa cadere per mano della stessa maggioranza; abbiamo già visto in passato che ci può essere qualche defezione, ma al momento opportuno trovano il modo di ricomporre. È opportuno, per costruire una proposta alternativa credibile, incalzare l’amministrazione sui tanti dossier aperti, i 200 milioni dei Fondi del PNRR a che punto sono? Arriveranno mai a terra? Qual è la reale situazione della Multiservizi così come le altre due partecipate?
Infine, è doveroso da parte dei Consiglieri comunali di centro- sinistra, dei rappresentanti istituzionali del territorio e degli esponenti dei partiti chiedere un incontro con il Prefetto per denunciare il comportamento avuto nei confronti dei Revisori e se anche il Bilancio di Previsione venisse approvato con il parere negativo dei Revisori è opportuno chiedere un intervento della Corte dei conti per fare chiarezza sulla reale situazione dei conti del comune”.
Antonio Sirianni
Componente Direzione Prov.le PD