I Carabinieri del NOR-Sezione Operativa della Compagnia di Lamezia Terme, congiuntamente a militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Vibo Valentia, nell’ ambito di mirata attività d’ iniziativa finalizzata al contrasto del fenomeno delle coltivazioni illecite di Cannabis Indica, hanno svolto una serie di servizi di rastrellamento in circoscritte aree rurali che, per caratteristiche morfologiche del terreno, presentavano condizioni favorevoli per la realizzazione di piantagioni illecite. In particolare i militari, dopo aver notato la presenza di alcuni ” indicatori” collocati per verificare eventuali passaggi di persone nelle zone interessate dalla piantagione (realizzazione di ostacoli lungo le obbligate vie di accesso o posizionamento di fili di inciampo), hanno localizzato una coltivazione di Cannabis Indica, dislocata e ben celata in un canneto.
I Carabinieri, dopo una serie di servizi di osservazione occulta da posizione tatticamente favorevole, hanno individuato due uomini intenti a lavorare e coltivare la piantagione. Pertanto sussistendo i presupposti di cui all ‘art. 380 c.p.p., hanno proceduto all ‘ arresto obbligatorio nei confronti di due soggetti lametini, poiché sorpresi nella flagrante illecita coltivazione e detenzione, ai fini di spaccio, di 35 piante di Marijuana, di altezza variabile tra i 185 e 250 cm. Sul posto è stato rinvenuto, inoltre, un sistema di irrigazione artigianale collegato a limitrofa sorgente, posta a monte della piantagione. La sostanza stupefacente è stata sequestrata, previa campionatura per le successive analisi chimico-tossicologiche. Gli arresti sono stati convalidati dal GIP del Tribunale di Lamezia Terme che, sussistendo gravi indizi di colpevolezza in ordine ai prefigurati reati e specifiche esigenze cautelari, ha disposto nei confronti dei due uomini la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Si premette che i provvedimenti adottati in fase investigativa e/o dibattimentale non implicano alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini ovvero imputati e che le informazioni sul procedimento penale in corso sono fomite in modo da chiarire la fase in cui il procedimento pende e da assicurare, in ogni caso, il diritto della persona sottoposta ad indagini e dell’imputato a non essere indicati come colpevoli fino a quando la colpevolezza non è stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.